Giovanni Albano nuovo Direttore generale della Fondazione Giglio di Cefalù:

Giovanni Albano nuovo Direttore Generale della Fondazione Giglio di Cefalù: un futuro universitario per la sanità delle Madonie e dei Nebrodi

La Fondazione Giglio di Cefalù entra in una nuova era con la nomina di Giovanni Albano come Direttore Generale. Dopo un decennio di successi alla guida della struttura, Albano si appresta a portare avanti una trasformazione fondamentale: la creazione di un polo universitario sanitario per le Madonie e i Nebrodi. Grazie all’ingresso di UniCamillus nel Consiglio di amministrazione, la Fondazione si prepara a rafforzare la ricerca e a migliorare l’offerta sanitaria sul territorio, un passo strategico voluto dal presidente della Regione Renato Schifani.

Un passo verso il futuro: l’ingresso di UniCamillus

La recente nomina di Giovanni Albano segna un’importante svolta per la Fondazione Giglio di Cefalù, che diventa un punto di riferimento per la sanità siciliana, grazie anche all’integrazione con l’Università UniCamillus. Questo accordo apre nuove prospettive per il futuro, con la Fondazione che si trasforma in un polo universitario sanitario. “L’arrivo dell’Università rafforza la ricerca, la qualità dell’offerta sanitaria e lo sviluppo economico per il territorio”, ha dichiarato Albano, sottolineando che il corso di laurea in Medicina, già attivo, rappresenta una pietra miliare. Con 80 studenti iscritti e la prospettiva di formare 500 medici in sei anni, la Fondazione si conferma un motore di crescita per la Sicilia.

Un decennio di successi e innovazione

Giovanni Albano ha dedicato dieci anni alla presidenza della Fondazione Giglio di Cefalù, un periodo che ha visto una crescita straordinaria della struttura. Sotto la sua guida, l’ospedale ha raggiunto un equilibrio di bilancio per sette anni consecutivi, investendo 30 milioni di euro in innovazione senza ricorrere ai fondi regionali o al PNRR. L’efficienza dei servizi sanitari è dimostrata dai numeri: 10.000 interventi chirurgici e 500.000 prestazioni ambulatoriali ogni anno. “Siamo un modello di eccellenza sanitaria, orgogliosi di essere la quarta facoltà di Medicina della Sicilia”, ha aggiunto Albano, enfatizzando il ruolo centrale della Fondazione nel sistema sanitario regionale.

La sfida del Policlinico delle Madonie

Il nuovo obiettivo di Albano è ambizioso: trasformare la Fondazione Giglio in un vero e proprio “Policlinico delle Madonie”. Questo progetto prevede un rafforzamento delle collaborazioni con gli ospedali di Mistretta, Sant’Agata di Militello e l’ASP di Enna, per garantire un servizio sanitario ancora più completo e integrato. “Abbiamo già aperto un reparto di Ortopedia a Sant’Agata con 22 posti letto e potenziato Urologia e Oculistica a Mistretta”, ha affermato Albano, spiegando che l’integrazione tra sanità e formazione accademica è l’obiettivo principale di questa nuova fase.

L’emergenza medici e la crisi sanitaria

Nonostante i successi, Albano non nasconde una grande preoccupazione per la crisi del settore sanitario: “La carenza di medici non è colpa della politica attuale, ma è il risultato dei tagli alle borse di studio e alle specializzazioni introdotti dal governo Monti”, ha detto il Direttore Generale. Questa decisione ha portato alla perdita di circa 5.000 medici all’anno, indebolendo notevolmente il sistema sanitario pubblico. Un problema che rischia di compromettere i progressi ottenuti in questi anni.

Con la nomina di Giovanni Albano a Direttore Generale, la Fondazione Giglio di Cefalù si conferma un’eccellenza della sanità siciliana. La combinazione di una gestione solida, una visione strategica e la nuova collaborazione con UniCamillus offrirà nuove opportunità per il territorio delle Madonie e dei Nebrodi. Albano ha saputo guidare la Fondazione verso una crescita costante, e con questo nuovo capitolo, si prepara a dare vita a un modello sanitario che potrebbe essere replicato in altre realtà italiane. Il futuro sembra promettente per la sanità della Sicilia, grazie a una leadership capace di guardare oltre l’orizzonte e di affrontare le sfide del settore.

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