Papa Leone XIV annuncia una visita a Lampedusa: “Porta d’Europa e patrimonio di accoglienza”

“O’scià!”. Con lo stesso saluto che Papa Francesco usò nel suo primo viaggio sull’isola, Papa Leone XIV ha sorpreso tutti con un videomessaggio indirizzato a Lampedusa, in occasione della presentazione della candidatura dei “Gesti di accoglienza” a Patrimonio culturale immateriale dell’Unesco. Non solo parole di vicinanza, ma anche un annuncio importante: il Pontefice ha manifestato l’intenzione di recarsi presto di persona sull’isola.

Nel suo messaggio, Leone XIV ha ricordato i migranti che hanno perso la vita nel Mediterraneo, molti dei quali riposano proprio a Lampedusa. “Sono come semi da cui vuole germogliare un mondo nuovo”, ha detto, sottolineando che la memoria delle vittime non deve restare muta, ma trasformarsi in impegno concreto di giustizia e di pace.

Il Papa ha voluto ringraziare gli abitanti dell’isola: “Il mio grazie è il grazie della Chiesa intera per la vostra testimonianza di accoglienza. Siete un baluardo di umanità in un mondo che spesso alza muri, dominato da paure e provvedimenti ingiusti”. Nelle sue parole, un elogio al lavoro instancabile di associazioni, volontari, medici, sacerdoti, forze di sicurezza e amministrazioni locali, che negli anni hanno reso Lampedusa un simbolo universale di solidarietà.

Leone XIV ha definito la posizione geografica di Lampedusa e Linosa “una porta d’Europa”, ricordando come questa collocazione abbia fatto dell’isola un luogo di approdo, ma anche di fede e carità. “La vostra comunità – ha aggiunto – vive un impegno che dal cuore del Mediterraneo vi ha portati nel cuore della Chiesa. La vostra fede e la vostra carità sono note a tutti: un patrimonio immateriale, ma reale”.

L’annuncio del Papa è arrivato durante l’evento ospitato nell’ex cava di Punta Sottile, a Lampedusa, dove il progetto di candidatura Unesco è stato presentato insieme ad Agrigento Capitale italiana della cultura e al collettivo francese Perou. Sul palco anche il pianista e compositore Giovanni Allevi, con la sua musica scelta come colonna sonora di un abbraccio simbolico al Mediterraneo.

Un progetto che, come ha ricordato Maria Teresa Cucinotta, presidente della fondazione Agrigento Capitale, “parla il linguaggio della comunità ed è parte integrante del percorso di Agrigento 2025”. Un riconoscimento condiviso anche dal sindaco di Agrigento, Franco Micciché, che ha parlato di una rete solidale per tutto il Mediterraneo.

Con la promessa di una visita personale, Papa Leone XIV ha voluto riaffermare il ruolo di Lampedusa come luogo di memoria, di speranza e di umanità. Un’isola che continua a essere simbolo di accoglienza, e che oggi chiede al mondo di riconoscere questo patrimonio immateriale come parte della cultura universale.

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