Trading online, trend in crescita: diversificare prima cautela da attuare

Nonostante lo stile di vita consumistico prenda, inevitabilmente, sempre più piede, una tematica resta centrale all’interno di ogni nucleo famigliare del Belpaese: il risparmio. Gli italiani, d’altronde, sono noti per attuare un atteggiamento più da formica che da cicala, con la convinzione che quest’atteggiamento consenta un futuro più sereno per l’intera famiglia, dai figli fino ai nipoti. Un comportamento che non può che definirsi virtuoso: nonostante l’abnorme debito pubblico, il secondo – percentualmente parlando rispetto al PIL – fra tutti i paesi membri dell’Unione Europea (il triste primato, in tal senso, spetta alla Grecia), l’Italia viene considerato un paese solvibile proprio grazie all’elevata quantità di risparmio privato dei propri cittadini.

Come remunerare i propri risparmi: annoso problema per i risparmiatori italiani

Cercare di far fruttare i propri risparmi, però, non è certo un’impresa semplice ai tempi d’oggi. L’accomodante politica economica della Banca Centrale Europea, attuata con l’azzeramento dei tassi ufficiali nel tentativo – fin qui riuscito solo in parte – di rilanciare la zoppicante economia dell’area €uro, ha comportato una mancata remunerazione dei risparmi allocati sui titoli “free-risk”, ovvero titoli di stato e obbligazioni bancarie emesse da istituti solidi.

Un vero e proprio smacco per i risparmiatori, che si sono trovati dinnanzi ad un bivio: lasciare i propri risparmi sui conti correnti, senza che gli stessi fossero remunerati e venissero erosi da costi, imposte e inflazione, oppure diversificare gli investimenti in strumenti finanziari non a capitale totalmente garantito. Le statistiche, fin qui, dicono che il popolo dei risparmiatori italiani si è diviso quasi equamente, anche se il perdurante andamento, poco favorevole, dei tassi, sta spingendo sempre più persone ad accettare un po’ di rischio al fine di veder remunerato il proprio capitale.

Oltre ai titoli di stato e alle obbligazioni, di conseguenza, gli italiani hanno iniziato ad investire in svariati strumenti finanziari, come – ad esempio – i fondi comuni di investimento e i mercati azionari, oltre ad operare in misura sempre più crescente tramite i canali remoti. Non è casuale, in tal senso, l’esplosione del fenomeno “trading online”, che consente ai risparmiatori di poter investire tramite il proprio pc, smartphone o tablet in una pluralità di mercati finanziari, che spaziano dall’ormai celeberrimo Forex alle materie prime, senza dimenticare quello relativo agli ETF, strumento finanziario che, grazie ai costi decisamente contenuti e al fattore “leva finanziaria”, sta aumentando considerevolmente il numero degli estimatori.

Trading online, qual è il giusto approccio?

Effettuare operazioni di compravendita online, quindi, sta diventando un modus operandi sempre più in voga fra gli investitori italiani, grazie soprattutto al proliferarsi delle piattaforme di trading online, che consentono di operare in autonomia a costi decisamente inferiori rispetto al caro e vecchio sportello bancario. Un trend in costante ascesa, quello del trading online, testimoniato da un dato assai significativo: rispetto al 2018, annata in cui – nonostante gli ultimi sei mesi caratterizzati da una forte discesa di tutti i mercati – si era registrato un sensibile aumento in termini di utenza, l’inizio di quest’anno ha fatto registrare un ulteriore 10% di nuovi soggetti che hanno approcciato, eseguendo perlomeno un’operazione, al mondo delle piattaforme di trading online.

Affacciarsi al mondo del trading online, e nei mercati ai quali concede accesso, richiede, però, una buona – o perlomeno sufficiente – cultura finanziaria, onde evitare di incorrere in errori macroscopici che potrebbero causare un’erosione significativa del capitale. Dare l’addio al cosiddetto “free-risk”, inevitabile vista la mancata remunerazione, comporta, per l’investitore, l’acquisizione di due concetti fondamentali del mondo finanziario: diversificazione e rischio.

Per mitigare opportunamente il rischio, infatti, bisogna attuare un’efficace strategia di diversificazione dei titoli, sia per quanto concerne il soggetto emittente che gli asset finanziari presenti, oltre ad una stratificazione adeguata in termini di allocazione geografica e valutaria. Concetti che, grazie anche alla presenza di esaustive guide presenti nella piattaforme di trading più serie (che non sono quelle che promettono mirabolanti guadagni), possono essere fatti propri da chiunque, anche coloro che, fino ad oggi, non hanno avuto dimestichezza col mondo finanziario.

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