Il kiwi fa bene o male al diabete? La risposta della medicina

Il kiwi fa bene o male al diabete? Contiene mediamente 61 calorie per 100 grammi e circa 15 grammi di carboidrati. Per questo il kiwii è un tipo di frutta che può essere assunta dal paziente diabetico, in dosi moderate, lontano dai pasti principali e dopo parere positivo del medico. In caso di dubbio, il paziente diabetico può, sotto controllo medico, monitorare la propria risposta glicemica all’assunzione di certi alimenti, annotando i valori su un taccuino e raffrontando le relative glicemie. Alcuni studi hanno evidenziato una relazione tra il consumo di kiwi ed un miglior controllo dei livelli di zucchero nel sangue. Il Kiwi, infatti, contiene vitamina C, E e A, flavonoidi, potassio e elevate quantità di beta-carotene. Tutte sostanze che proteggono dai radicali liberi e migliorano la salute generale. Il kiwi, inoltre, è ricco di fibre e povero di carboidrati. Tutto questo potrebbe aiutare nella gestione della glicemia. Il suo indice glicemico varia da 47 a 58. I medici consigliano a chi è affetti di diabete di mangiare in maniera moderata il kiwi. In caso di diabete limitare la quantità di questo frutto è la scelta migliore.

Come mangiare il kiwi? Una bevanda fresca e ricca di vitamina C è il il frullato al kiwi che i prepara velocemente ed è una merenda perfetta. Basta tagliare 3 kiwi a pezzi, frullarli con il succo di limone e 2 cucchiai di ghiaccio tritato. Azionare l’apparecchio per 15 secondi. Il frullato va diviso in 4 bicchieri, allungato con del succo di mela verde e, se piace, aggiungere altro ghiaccio. Taglia l’altro kiwi a fettine, aggiungilo alla bibita, mescola e servi il frullato al kiwi. Per un’insalata diversa dalle solite, invece, si può provare la versione con radicchio e kiwi, ricca di vitamina C e golosa ma anche ricca di molti antiossidanyti. Per chi vive un piatto più sfizioso può preparar gli spiedini di mele e kiwi ottimi come dolce ma anche come dessert.

Come deve mangiare la chi ha il diabete? La frutta deve essere assunta con regolarità. Se è possibile lontano dai pasti. Il consiglio è di alternare i diversi tipi di frutta, scegliendo sempre quella di stagione. Questo per ottenere il massimo del risultato sia in fatto di nutrienti che di gusto. Chi soffre di diabete deve prestare particolare attenzione alla propria alimentazione per tenere sotto controllo il livello di glicemia. La frutta se viene consumata nelle dosi corrette regolarizza i valori della glicemia oltre ad avere effetti benefici nella lotta all’obesità, ipertensione e sindrome metabolica. Il problema risiede nelle quantità. Esiste una particolare tipologia di frutta particolarmente efficace nell’abbassare la glicemia e sono gli agrumi. Contengono vitamine, flavonoidi, fibre e antiossidanti tra cui l’esperetina, che inibisce alcuni zuccheri contrastando così la crescita della glicemia. I frutti più adatti quindi sono arance, limoni, mandarini, cedri, pompelmi, mandaranci, bergamotti o comunque uno qualsiasi che appartiene alla famiglia del Citrus. Per chi soffre di diabete dovrà consumare gli agrumi freschi. Occorre sfatare finalmente il “falso mito” secondo cui chi ha il diabete dovrebbe mangiare solo mele verdi. Secondo le ultime indicazioni della Fondazione Umberto Veronesi, chi ha il diabete (o anche solo la glicemia alta) dovrebbe limitare il consumo di alcuni tipi di frutta, come ad esempio banane, fichi, uva, cachi e castagne. In generale, se si ha il diabete una porzione di frutta non dovrebbe mai contenere più di 15 grammi di carboidrati. La porzione sarà tanto più piccola quanto la frutta sarà più zuccherina.

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