Pasta con carciofi e pomodoro fa bene al diabete? E’ un primo piatto consigliato dal sito www.diabete.net Un piatto che richiede i seguenti ingredienti per 4 persone. 300 grammi di pasta corta, 300 grammi di carciofi, 300 grammi di pomodori pelati, 2 cucchiai di parmigiano grattugiato, un limone, 4 cucchiai di olio extravergine d’oliva, un bicchiere di vino bianco secco e poi aglio, prezzemolo, dado e sale. Lavare e tritare finemente un ciuffo di prezzemolo insieme con uno spicchio d’aglio. Porre tutto in una casseruola a bordo alto ed aggiungere i carciofi, il succo di mezzo limone, mezzo bicchiere di vino bianco e il dado. Mettere il coperchio sul recipiente e cuocere a fiamma moderata fino a quando il liquido sarà quasi evaporato e i carciofi risulteranno teneri. A questo punto sgocciolare bene i pomodori, sminuzzarli con una forchetta e unirli al sugo di carciofi. Fare restringere il sugo a recipiente scoperto. E’ il momento di cuocere la pasta. Scolarla e metterla in una zuppiera. Condirla con l’olio e il parmigiano. Versarvi il ragù di carciofi. Cospargere con un cucchiaino di prezzemolo tritato e servire.
Quali sono i benefici della pasta con carciofi e pomodoro? Il contenuto di una porzione apporta: 400 calorie, 67 grammi di glucidi, 12 grammi di proteine e 12 grammi di lipidi. I carciofi contengono dei carboidrati che sono presenti sotto forma di inulina. Questa molecola è un polissacaride che non viene metabolizzato come zucchero. Per questo i carciofi sono adatti anche ai diabetici. I carciofi si prestano per la preparazione di gustosi primi piatti. Ripassati in padella con aglio e olio d’oliva oppure conditi con prezzemolo, formaggio grattugiato e pepe o, in altra versione, lessati nel brodo e ridotti in crema, possono condire ogni tipo di pasta ed anche il riso. La maggior parte delle virtù del carciofo sono dovute alla cinarina, una sostanza contenuta nelle foglie. Ecco perché sono molto diffuse le tisane di carciofo.
E’ vero che i carciofi fanno bene al fegato? «Il carciofo è fondamentale per mantenere la salute del fegato – spiega la dottoressa Francesca Evangelisti, biologa nutrizionista – perché la presenza di cinarina fa sì che questa verdura sostenga la funzionalità epatica esplicando proprietà coleretiche, ovvero stimolando la secrezione della bile che può aumentare fino al 95% rispetto ai valori di base». Il carciofo sostiene il fegato nella sua funzione di detossificazione dell’organismo e, in particolare, è un prezioso alleato in caso di avvelenamento chimico e durante il processo di eliminazione dell’alcol. Sempre la cinarina, secondo l’esperta nutrizionista, è utile per contrastare varie patologie a carico del fegato come epatite, cirrosi ed ittero. L’acido clorogenico presente nei carciofi, inoltre, li rende preziosi nel combattere l’azione dei radicali liberi, proteggendo l’organismo dall’invecchiamento cellulare e dalla degenerazione di tessuti e organi. «Le proprietà antiossidanti sono utili – continua la dottoressa Evangelisti – anche a proteggere dall’insorgenza di tumori; in tal senso, sembra che l’estratto di carciofo riesca ad impedire la crescita delle cellule leucemiche». I carciofi sono depurativi e diuretici. Grazie al loro sapore amaro sono stati da sempre utilizzati per favorire i processi digestivi. L’estratto di foglie di carciofo, per esempio, riesce a ridurre i sintomi della dispepsia, specie se questa è legata a un malfunzionamento del fegato, ma anche ad alleviare dolore addominale, crampi, gonfiore, flatulenza, sintomi legati a colon irritabile. Le proprietà depurative dei carciofi si hanno perché ricchi di fibre e di sali minerali, in particolare potassio e magnesio, che promuovono la funzione depuratrice renale.