Quale frutta per la pressione alta? Ecco la top 10 in base al potassio

Quale frutta dovrebbe mangiare chi ha la pressione alta? «Un consiglio preliminare in una dieta per l’ipertensione – spiega la biologa nutrizionista Sarah Giuffrè – è quello di leggere attentamente le etichette degli alimenti: se il sodio è scritto tra i primi quattro o cinque componenti è probabile che quel cibo ne contenga troppo». Chi soffre di pressione alta, quindi, dovrebbe evitare di mangiare troppo sale, facendo invece scorta di frutta e verdura. Inoltre, fumo e sedentarietà sono nemici della pressione e costituiscono un fattore di rischio comune. Ecco quali sono gli alimenti maggiormente ricchi di sodio che occorre evitare o consumare una volta ogni tanto: dado per brodo, estratti di carne per brodo, cibi in scatola, cibi pronti in busta, aringa salata, anguilla, palombo, crostacei, baccalà secco, alici sotto sale, olive in salamoia, caviale, senape, ketchup, maionese, formaggi, salumi (speck, prosciutto crudo, salame, pancetta, mortadella), pizza (da mangiare preferibilmente non più di una volta alla settimana) e taralli. Esistono poi alcuni cibi che si possono consumare più spesso, ma sono comunque da ridurre. Tra questi troviamo: liquirizia, vino, carne rossa, uova, margarina, conserva di pomodoro, caffè, barbabietole e zenzero.

Cosa fare quando si ha la pressione alta? « Innanzitutto – spiega la dottoressa Giuffè – abituatevi ad assaggiare i cibi prima di aggiungere sale ed evitate di salare almeno le verdure». Quando non si può fare a meno di usare il sale occorre utilizzare quello con ridotto contenuto di sodio. Occorre lavorare sulle proprie cattive abitudini. «Più si tiene attivo il senso del salato – sottolinea la dott.ssa Giuffrè – più si ha voglia di cibi salati, quindi occorre calare con le dosi giornaliere e abituare il gusto». Bisognerebbe cominciare riducendo gli snack come patatine fritte, grissini, crackers salati, noccioline. Il Ministero della salute dice che «consumare non più di 5 gr di sale al giorno riduce la pressione arteriosa fino a 6-8 mmHg». In generale, è bene mangiare cibi freschi, cucinati da noi in modo leggero, non condire eccessivamente.

Quale frutta contiene più potassio ed aiuta chi ha la pressione alta? Aumentare il consumo di alimenti ricchi di potassio può aiutare a mantenere sotto controllo la pressione. Assumere potassio quotidianamente e nelle giuste quantità aiuta il nostro organismo a stare bene. Il potassio aiuta il funzionamento delle cellule nervose e muscolari, favorisce la digestione, collabora nel metabolismo ed aiuta nel mantenimento dell’equilibrio dei processi elettrici e chimici che avvengono nel corpo. In questo articolo ci soffermiamo sui frutti che contengono la maggiore quantità di potassio. Ecco la classifica della frutta che contiene la maggiore quantità di potassio. La quantità fra parentesi è riferita a quella contenuta da 100 grammi di frutta. Avocado (485 mg), Banane (358 mg), Cocco (356 mg), Prugne secche (353 mg), kiwi (312 mg), Fichi secchi (294 mg), Melone d’estate (267 mg), Nespole (266 mg), Albicocche (259 mg), Melograno (236 mg). In testa a questa classifica troviamo l’avocado che conosciuto per i suoi grassi sani e i benefici che apporta al nostro aspetto. Basta pensare che 100 grami di avocado forniscono circa il 14% del potassio di cui ha bisogno quotidianamente l’organismo. Al secondo posto ci sono le banane. Tutti sanno che proprio le banane sono frutti ricchi di potassio, infatti contengono ben il 10% della dose giornaliera consigliata. Le banane aiutano a mantenere l’equilibrio idrico delle cellule e il corretto funzionamento del sistema nervoso, intestinale e muscolare. In questa speciale classifica troviamo anche le prugne. In questo caso bisogna tenere in considerazione che contengono anche molto zucchero, dunque si consiglia di moderarne il consumo.  Le prugne sono anche adatte per alleviare la stitichezza, ridurre l’acidosi, migliorare l’anemia, abbassare la febbre, regolare la tensione sanguigna e, appunto, ridurre la pressione sanguigna.

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