E’ arrivata in Cina lo scorso 10 settembre per un master post laurea. Laura Turdo, 26 anni, originaria di Castelvetrano, in provincia di Trapani, si è laureata in Lingue e Culture Straniere, inglese e cinese all’Università di Macerata ed è l’unica siciliana presente al Campus universitario CCNU di Wuhan, in Cina. Dovrà vivere per un anno a Wuhan, città finita, in queste settimane, al centro della cronaca mondiale perché dal suo mercato di animali si sarebbe diffuso il Coronavirus che ora minaccia un intero continente.
Da alcuni giorni Laura guarda la città di Wuhan dalla finestra della sua stanza, al nono piano di una palazzina piena di universitari. Guarda la città con tensione e preoccupazione. «Sto da sola nella mia stanza – racconta in una intervista ad Avvenire – che, sino a qualche settimana addietro, condividevo con una collega russa; poi lei è andata via a trovare il suo ragazzo e non è più tornata. Mi alzo la mattina e il mio primo pensiero è a documentarmi tramite Internet sull’attuale situazione di Wuhan. Da quando si è avuta certezza del primo caso, esco pochissimo. Solo una volta sono andata a fare la spesa, indossando mascherina e guanti. Per precauzione scegliamo carne congelata, evitando i prodotti freschi. Noi studenti siamo soliti andare a pranzo e a cena fuori, ma da quando ci è stato fortemente sconsigliato di uscire e di frequentare posti affollati, ci siamo organizzati per cucinare nel dormitorio».
I suoi genitori vivono a Castelvetrano. Anche per loro sono momenti di apprensione. «La Cina è per me un Paese straordinario, proprio per la sua diversità dal punto di vista culturale, linguistico e di pensiero».