La farina integrale fa bene o fa male? su internet sono diversi i siti che fanno conoscere le teorie salutistiche che insistono sull’importanza di nutrirsi con prodotti e ricette ricavati dalla farina integrale. La farina integrale ha il vantaggio di mantenere intatti i nutrienti presenti nel germe, perché il chicco, nella sua produzione, viene utilizzato nella sua interezza. Inoltre, diversamente dalla farina 00, quella integrale conserva integralmente la crusca ed è molto più ricca di fibre. Usare la farina integrale significa riscoprire un prodotto più naturale e più sano. Per diverse ricerche scientifiche, invece, consumare la farina di grano tenero 00, la più diffusa a casa e nell’industria, non fa bene alla salute perché povera di fibre rende gli amidi facilmente assimilabili.
Quali sono i benefici della farina integrale? Consumare farina integrale presenta diversi vantaggi. Anzitutto la farina integrale aumenta il senso di sazietà, per cui è ideale per una dieta dimagrante. La farina integrale facilita il transito intestinale ed è un ottimo rimedio contro la stitichezza. La fibra alimentare, inoltre, riduce l’assorbimento dei grassi e del colesterolo e previene la formazione del cancro. Per questo la farina integrale è da preferire perché è ricca di vitamina E e di vitamine del gruppo B e contiene acidi grassi essenziali fondamentali per la nostra salute. Forse non tutti sanno che i cibi integrali hanno un indice glicemico e un contenuto calorico generalmente inferiore.
E’ vero che esiste una falsa farina integrale? Non sempre ciò che viene etichettato come integrale lo è effettivamente. Anche una farina 00 con aggiunta di crusca può essere etichettata come integrale. La maggior parte delle farine in commercio, presenti nei prodotti industriali, sono di fatto delle false farine integrali. Se nell’etichetta c’è scritto farina integrale e poi viene dopo specificato farina di frumento è un modo subdolo per indicare la farina 00. Si tratta di una falsa farina integrale. La falsa farina integrale è molto dannosa. Quando nella farina è presente molta crusca, infatti, si ha l’effetto di ridurre l’assorbimento del ferro e del calcio.
Come si riconosce una vera farina integrale? Abbiamo quattro prove inconfutabili. Anzitutto il tempo di conservazione che è più breve rispetto a quello delle farine raffinate. Il secondo elemento è il colore: non è né bianca né ha dei puntini più scuri, ma è uniformemente più scura. Al tatto, inoltre, la farina integrale ha una consistenza simile alla sabbia, mentre quella raffinata sembra talco. Infine attenzione alla cosiddetta “prova impasto“. Se mescolando farina e acqua si ha un composto che si attacca alle dita ed è colloso siamo di fronte alla farina raffinata. Se è morbido e non si attacca è integrale.
La farina integrale fa sempre bene? La farina integrale va adottata con i giusti criteri. Un eccesso di fibre, infatti, può creare fenomeni di sensibilizzazione o irritazione alle mucose intestinali, in particolare a chi soffre di colite. Occorre, inoltre, tenere presente che spesso gli alimenti integrali vengono addizionati con zucchero e grassi, per migliorarne il gusto. Un prodotto integrale può quindi arrivare a contenere più calorie di un suo equivalente raffinato. Lo strumento del consumatore rimane sempre la lettura degli ingredienti in etichetta, e la tabella calorica, riportata sulla confezione. Bisogna fare attenzione quando si compra un prodotto integrale e leggere l’etichetta.