Uno degli obiettivi degli specchietti retrovisori auto è quello di fare in modo che si possa viaggiare in totale sicurezza, non solo per chi è alla guida, ma anche per i passeggeri. Sono fondamentali per un semplice motivo: riescono a incrementare la visibilità posteriore e laterale.
Gli specchietti retrovisori sono comparsi per la prima volta nel lontanissimo 1911. Tutto merito della decisione del pilota Ray Harroun, che oltrepassò il traguardo della 500 miglia di Indianapolis montando uno specchio centrale sul cofano: una trovata che gli tornò decisamente utile per comprendere meglio chi avesse alle sue spalle e cosa stesse avvenendo tra i suoi avversari.
Come sono composti gli specchietti retrovisori delle auto
Questi accessori si caratterizzano per essere composti da uno specchio, con correlato supporto che ne permette l’impostazione. Poi, è la presenza del braccio a consentire il fissaggio dello specchietto direttamente sul telaio oppure sul parabrezza.
In ambito continentale, l’impiego di questo tipo di strumenti è disciplinato dalla Direttiva 2003/97/CE, emanata il 10 novembre del 2003. All’interno di queste norme viene regolato tutto quello che riguarda l’uso degli specchietti retrovisori, in relazione alla tipologia di vettura su cui devono essere montati, sul periodo di produzione e sulle caratteristiche del mezzo.
Come si scelgono gli specchietti retrovisori
Per quanto riguarda la scelta, è bene sottolineare come sia fondamentale dare un’occhiata alla carta di circolazione, controllando attentamente il modello, così come il mese e l’anno di immatricolazione della propria vettura. Sul web, ci sono numerose piattaforme e una delle più affidabili risponde al nome di www.tuttoautoricambi.it, in cui si possono trovare ovviamente varie tipologie di specchietti retrovisori. Non solo, dal momento che l’elenco di accessori e di ricambi per le auto è veramente notevole, senza dimenticare come vengano proposti ad un prezzo ottimo e vantaggioso. Quindi, basterà certamente con cura, trovando il modello correlato con la propria auto.
Se si ha bisogno di specchietti retrovisori per delle auto d’epoca, invece, il discorso è differente, dal momento che la ricerca diventa più complicata. In ogni caso, anche i mercatini dell’usato e le fiere legate proprio alle vetture d’epoca rappresentano due ottime soluzioni da prendere in considerazione per trovare i pezzi mancanti o da sostituire.
I vari tipi di specchietto retrovisore
Quello sinistro permette di vedere nel suo terzo di destra la coda della vettura e la parte di strada su cui quest’ultima si sta muovendo. Viene collocati davanti, applicato al montante della portiera. Si deve usare non solo prima di immettersi in qualsiasi strada, ma anche prima di muoversi verso destra in una delle corsie autostradali o in una superstrada, ma anche prima di svoltare a sinistra oppure prima di compiere un sorpasso.
Spesso ci si chiede se lo specchietto destro, invece, debba essere obbligatorio o meno. Ebbene, se l’auto è uscita dalla fabbrica senza tale accessorio, allora non ci sono problemi. Altrimenti, il rischio che si corre è quello di incappare in una sanzione, che potrebbe essere anche piuttosto salata. Ad ogni modo, lo specchietto retrovisore destro serve essenzialmente ad avere una prospettiva migliore sia per fare la retromarcia che per poter parcheggiare. Ad ogni modo, pare che, nei prossimi anni sulle auto verranno montate delle vere e proprie telecamere al posto degli specchietti retrovisori per migliorare ancora di più la visuale.
Infine, c’è lo specchietto retrovisore centrale, che viene posto direttamente all’interno dell’abitacolo: in alcuni casi si trova sul parabrezza anteriore e in altri viene applicato sul cruscotto. La persona che è alla guida ha la possibilità di sfruttarlo e di trarne vantaggio. Sarà proprio il guidatore a doversi occupare della sua impostazione e regolazione: l’obiettivo è quello di avere a disposizione la visuale migliore possibile su quello che sta avvenendo (o in merito alla presenza di ostacoli durante una fase di parcheggio) dietro rispetto alla macchina, guardando quindi attraverso il lunotto posteriore.