Ci sono fatti che si esauriscono nella mera cronaca, e fatti che richiedono una narrazione. Domenica 20 novembre si è svolta l’assemblea del Movimento Andiamo Oltre: ordinaria amministrazione? No, e non certo per merito dell’ordine del giorno. E’ vero, gli argomenti da trattare erano numerosi ed importanti, ma si potrebbe obiettare che qualunque organismo affidi il suo governo ad una assemblea, convoca questa solo quando ci sono importanti comunicazioni da fare o decisioni da prendere. Insomma, cosa è accaduto domenica 20 novembre nella Sala delle Capriate della Badia a Castelbuono?
E’ accaduto che un insieme numeroso di cittadini abbiamo vissuta e dispiegata con serenità la nostra cittadinanza, abbiamo esercitato quel diritto di appartenenza a comuni valori che è alla base della convivenza civile, abbiamo dibattuto, ragionato, scelto, ci siamo appropriati di uno spazio, dello spazio comune, per abbellirlo con le nostre idee. E’ accaduto che ogni donna ed uomo non ci siamo sentiti singoli, ma “singolari”, portatori di palpabile volontà, resilienti e mai ubbidienti. E’ stata una assemblea movimentata, a tratti turbolenta, forse anche un po’ disordinata, ma vera e viva, una assemblea di persone, di castelbonesi che non vogliamo smettere di credere che si può cambiare il presente, si può costruire il futuro con le proprie mani, si può imparare dal passato. Le donne e gli uomini del Movimento abbiamo scelto il nostro simbolo, in un certo senso “disegnandolo” durante l’assemblea, senza nascondere i nostri desideri o i nostri gusti e condividendoli insieme, in cento. Abbiamo approvato il nostro Codice Etico, già in discussione dalla scorsa assemblea, con le modifiche che le diverse sensibilità di cui siamo portatrici e portatori hanno chiesto che venissero introdotte.
Ci siamo soffermati sui lavori del Programma partecipato, con il racconto puntuale delle attività svolte fin qui dai gruppi tematici ma soprattutto con la testimonianza diretta e appassionata dei protagonisti di questo nuovo modo di vivere la politica: perché chi aderisce e aderirà al Movimento consegna a tutti le proprie idee, ne scopre l’inestimabile valore della condivisione e si impegna a “fare” per la comunità. Abbiamo riflettuto sull’azione istituzionale, alla ricerca di ragioni che giustifichino le ormai troppe scorrettezze dell’attuale governo del paese, e se non ragioni, almeno sentimenti che allevino la prepotente sensazione di essere stati presi in giro. Ed è stato rassicurante ascoltare gli interventi spontanei di alcuni cittadini che hanno voluto spostare in avanti le lancette del tempo e sottolineare come dovrà essere, sarà?, la politica di domani, il paese di domani, le Madonie di domani.
Infine abbiamo voluto darci nuove regole democratiche, superando i percorsi più facili e scontati, interpretando la Partecipazione come prassi fondante della nostra comunità, pretendendo da noi stessi una maggiore responsabilità nella scelta del candidato Sindaco del Movimento e stabilendo che persino il candidato indicato dal Coordinamento fosse frutto della consultazione di tutti i nostri iscritti. Ci siamo, così, dati tempo fino al 17 dicembre per consegnare al Coordinatore l’indicazione della nostra, personale, preferenza per un cittadino o una cittadina che vorremmo al vertice dell’Amministrazione, contribuendo alla discussione politica di cui il Coordinamento si farà carico come da Statuto. Chissà se è chiaro adesso “Oltre” cosa andiamo. (Il Movimento Andiamo Oltre)