Le alte Madonie sono state colpite a morte dai piromani. A pagare il conto sono le diverse azinede agricole del territorio.
Fiamme nonostante otto canadair in azione dall’alba per spegnere il fuoco. I velivoli sono entrati in azione a Castel di Lucio (Messina), Geraci, Gangi e Scillato (Palermo), dove alcune stalle sono state attaccate dalle fiamme e diverse case sono state evacuate. Le fiamme che ieri hanno devastato il territorio di Gangi si sono propagate fino a colpire i territori di Geraci Siculo, San Mauro Castelverde e Scillato. La notte scorsa sono stati registrati complessivamente nel palermitano 40 incendi su cui sono intervenute i vigili del fuoco e i forestali.
L’incendio che ha creato molti danni a Gangi è partito dalla zona di contrada Prato, ha raggiunto la chiesa di San Biagio, per poi risalire velocemente – a causa del vento di scirocco che sta imperversando da giorni sulla Sicilia – il versante nord-est di monte Marone. Il fumo che ha avvolto l’intera zona ha raggiunto viale delle Rimembranze e poi l’area in prossimità dell’acquedotto e del castello dei Ventimiglia. Da contrada Prato a Nocita, contrada Cavaliere e diverse altre località in zona monte Dedero sono state colpite duramente anche la zona di contrada Portelle e di Rainò.
Ad essere maggiormente colpite sono state le aziende agricole che hanno subito ingenti danni.
Le fiamme hanno colpito il raccolto, decine gli edifici andati in fumo, tra abitazioni, stalle e magazzini. Perduta l’intera produzione cerealicola. “Oggi il nostro territorio è stato colpito al cuore – afferma il sindaco Francesco Migliazzo -. Ringraziamo i vigili del fuoco, la Protezione civile, il Corpo forestale e tutti gli uomini che si sono impegnati per domare le fiamme. Siamo vicini a tutti gli agricoltori, a chi ha perso tutto e a chi dovrà rialzarsi. Come comunità ci rialzeremo, più forti di prima”. A causa dei danni provocati dagli incendi, è stata annullata la 57esima Sagra della Spiga a Gangi che si doveva svolgere dal 6 all’8 agosto.