Dopo 39 anni di servizio nell’Arma si è congedato il comandante Giovanni D’Amico. Era stato arruolato nell’Arma dei Carabinieri il 17 settembre del 1977 in pieno clima degli anni di “piombo”. Vincitore di concorso frequenta subito il primo anno del 30º Corso Allievi Sottufficiali presso il I Battaglione di Vellettri in provincia di Roma e l’anno dopo presso il II Battaglioane di Firenze. Alla prematura perdita del padre ( 51 anni ) anch’egli carabiniere, terminato il Corso Sottufficiali viene promosso al grado di Vicebrigadiere e assegnato alla Legione Carabinieri di Palermo. Da lì il 31 maggio del 1979 viene destinato alla Compagnia Carabinieri di Cefalù. L’anno dopo, nel novembre del 1980 durante il terremoto in Campania ed Irpinia, viene mandato a Salerno per partecipare alle operazioni di soccorso ed «anti sciacallaggio».<br><br>Nel gennaio del 1989 torna a Roma presso il Nucleo Operativo Ecologico, oggi Comando Carabinieri Tutela Ambiente, unico Reparto dell’Arma all’epoca che, alle dirette dipendenze funzionali del Ministro dell’Ambiente, copriva tutto il territorio nazionale nel fronteggiare le esigenze ed emergenze in materia ambientale. In questo Reparto Speciale vengono fuori le sue attitudini nella salvaguardia dell’Ambiente e della salute dei cittadini. Perfeziona così il suo bagaglio professionale e si specializza nella ricerca dei reati commessi nello smaltimento dei rifiuti radioattivi e degli incidenti rilevanti cagionati dalle aziende cosiddette «a rischio» come raffinerie di prodotti petroliferi, acciaierie, fabbriche in genere che impiegano sostanze comburenti. <br><br>Quando si concretizza il progetto per distribuire carabinieri «verdi» in varie regioni d’Italia gli viene dato l’incarico di comandare la Sezione NOE di Palermo, con competenze su Sicilia e Calabria. E’ il 12 luglio 1995. Tre anni dopo, nel 1998, accetta di ricoprire l’incarico di comandante dell’Aliquota Radiomobile della locale Compagnia Carabinieri di Cefalù. Dieci anni dopo, nel 2008, passa all’Aliquota Operativa, come vicecomandante, fino allo scorso 30 giugno, vigilia del suo congedo.<br><br>Nel corso della sua carriera è stato insignito della medaglia di benemerenza per il soccorso prestato alle popolazioni colpite dal terremoto del 1980, della croce d’argento al merito di lungo comando, della medaglia mauriziana al merito di dieci lustri di carriera militare e, qualche anno fa, gli è stata conferita l’Onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana.