Con l’arrivo dell’estate molte persone accendono barbecue e preparano insalate rinfrescanti. Attenzione a due formaggi che sono un’opzione popolare durante le giornate calde. Potrebbero aumentare la lettura della propria pressione arteriosa, specialmente quando vengono consumi regolarmente.
Allarme ipertensione: a cosa stare attenti
La pressione alta, nota anche come ipertensione, provoca gravi problemi di salute, che vanno dagli infarti agli ictus. Quello che si mangia gioca un ruolo importante. Il formaggio è uno dei principali alimenti che apporta sale alla propria dieta quotidiana. In tals enso bisogna stare molto attenti ai formaggi a pasta dura. Tuttavia, due opzioni, spesso consumate durante l’estate, ne apportano ancora di più.
Due formaggi estivi molto rischiosi
Proprio questi formaggi si inseriscono spesso in una rinfrescante insalata greca o magari in una grigliata. Sono formaggi deliziosi ma salati e per questo potrebbero aumentare i propri livelli di pressione sanguigna.
Secondo gli esperti la Feta contiene fino a 4,5 grammi di sale. Sono quasi tre i grammi di sale che apportano mediamente, invece, le stesse quantità di formaggi fusi. Entrambi questi tipi di formaggio contengono più sale per 100 grammi rispetto all’acqua dell’Oceano Atlantico.
Cisa succede a consumare regolamente sale?
Gustare la feta o i formaggi fusi ogni tanto non crea troppi problemi, il consumo a lungo termine può aumentare la pressione sanguigna. A breve termine, secondo gli esperti, dopo aver mangiato un pasto ricco di sale ci si potrebbe sentire assetato e gonfio. Quando mangiamo troppo sale, il corpo trattiene il sodio extra dal sale, che aumenta la quantità di liquidi nel corpo, causando una sensazione di gonfiore. Il consumo regolare di troppo sale per un periodo di tempo prolungato aumenterà la pressione sanguigna e ci esporrà a un rischio maggiore di soffrire prematuramente di infarti e ictus: le cause più comuni di morte e malattia nel mondo.
Perchè ridurre il consumo di 1 grammo al giorno di sale?
Secondo gli esperti la sola riduzione dell’assunzione di sale di un grammo previene oltre 4.100 morti premature. I nutrizionisti consigliano di non assumere più di sei grammi di sale al giorno, l’equivalente di un cucchiaino. Attenzione perché la quantità di sale che si aggiunge ai propri piatti potrebbe non essere la fonte principale, poiché gli alimenti che si acquistano nel negozio possono spesso contenere già molto condimento. Secondo alcuni siti internet attualmente, stiamo consumando in media 8,4 grammi di sale al giorno. Oltre un terzo in più rispetto alla quantità massima raccomandata.