Uno dei “capisaldi” della dieta mediterranea, e vero elemento fondamentale di qualsiasi tipologia di pranzo o cena che si rispetti è rappresentato dalla pasta. Nell’accezione più diffusa si tratta di uno dei prodotti basati sulla lavorazione della farina più antichi, diversificati nelle tipologie e diffusione, vero simbolo dell’Italia (non solo dal punto di vista gastronomico) assieme ad un altro prodotto farinaceo come la pizza.
La pasta è largamente diffusa in tutto il mondo ma viene tendenzialmente associata al nostro paese: sono in molti a mangiarla praticamente tutti i giorni, sotto infinite tipologie di cottura e forme. Ma può essere “funzionale” per perdere peso?
Dimagrisci mangiando pasta tutti i giorni: la dieta rivoluzionaria
E’ importante esordire con un fatto: la pasta non fa ingrassare in se, a patto di non esagerare con le porzioni (quella “media” per singolo pasto non dovrebbe superare gli 80-90 grammi), e grazie ad un elevato potere saziante, unito ad un apporto di carboidrati e proteine, costituisce un’ottima “base” alimentare, anche per categorie di persone più specifiche.
La “dieta della pasta” permette di andare incontro ad una sensibile diminuizione di peso, e risulta adatta sopratutti per chi ha il metabolismo lento e problemi di digestione.
Non esiste una sorta di “vadecum” della pasta in ambito dimagrante, in quanto ogni organismo è differente dall’altro, e ogni nuovo regime alimentare dovrebbe essere affrontato con la massima serietà, magari con l’apporto di un medico o nutrizionista. Comunque, l’importante è non esagerare con i condimenti (prediligendo ad esempio l’olio extra vergine di oliva), il tutto corredato da un apporto moderato in termini di secondi piatti: carne rossa di qualità al massimo 2 volte a settimana. Ecco qualche esempio:
Meglio prediligere un tipo di cottura al dente, così da preservare gli amidi presenti nella pasta, magari prediligendo quella integrale almeno 3 volte alla settimana.