Isnello: primo consiglio comunale e discorso del Sindaco Marcello Catanzaro

E’ stato un grande onore avere prestato giuramento solenne come Sindaco del Comune di Isnello, per la seconda volta, dinanzi ai Consiglieri, agli Assessori ed ai cittadini di Isnello, ieri sera in Consiglio Comunale.
Avverto forte la responsabilità che i cittadini mi hanno nuovamente conferito tramite le elezioni dello scorso 12 giugno. L’esercizio del voto è lo strumento con il quale i cittadini decidono, scelgono, si autodeterminano e l’esito della consultazione va sempre e comunque rispettato, in un sistema democratico.
Nella tornata elettorale appena trascorsa, i cittadini di Isnello hanno confermato, in modo netto, la fiducia ad un gruppo amministrativo che negli ultimi cinque anni ha lavorato con dedizione per il bene della nostra Comunità, tracciando un percorso chiaro che va perseguito, completato, rinvigorito, e per certi aspetti integrato, soprattutto dopo gli anni terribili della pandemia che tanto lo hanno, purtroppo, condizionato.
Partecipazione Impegno 2.0 significa perseverare nell’azione amministrativa portata avanti in questi anni. Significa perseguire quel cammino che abbiamo disegnato e che costruiamo ogni giorno per questo paese, convinti che nonostante il mare sia in burrasca, questa nave può farcela perché l’equipaggio saprà condurre la sua gente in porti sicuri.
Isnello è un paese fatto di persone, di case, di montagne, Isnello è natura e paesaggio, che raccontano una storia; Isnello è cultura, arte, tradizioni, passioni, emozioni, Isnello è una Comunità millenaria che adesso deve fare i conti con le contingenze del tempo, con i tempi che cambiano; tutto sta cambiando, o probabilmente tutto è già cambiato e noi ancora dobbiamo rendercene conto. E’ cambiato il mondo del lavoro, il mondo delle relazioni, tutto adesso è più veloce, più agile, più integrato, diverso e noi dobbiamo, tutti insieme, intercettare queste diversità, questi cambiamenti e cooperare per accettarli e trarne il giusto beneficio.
Noi immaginiamo una realtà che sappia trarre spunto da questi cambiamenti e che li apprezzi come occasione per continuare il suo percorso nella storia.
Non vogliamo restare fermi e piangerci addosso. No!
Stiamo lavorando, e continueremo a farlo, per fare sì che il turismo sostenibile possa diventare davvero una opportunità di lavoro e guadagno in questo paese, in questo Territorio, per decidere di crescere una famiglia, vivere anche diversamente, vivere con dignità ed in serenità. Stiamo lavorando perché si possa scegliere di vivere in questo paese in quanto conveniente, e ciò per la qualità e il tenore della vita, per i servizi che può offrire, per l’ambiente in cui si è innestati.
Stiamo lavorando affinché chi vivrà e crescerà in questo paese, saprà di vivere in modo sano e rispettoso dell’ambiente, perché avrà la possibilità di frequentare una scuola a zero emissioni, perché riuscirà ad auto-produrre la propria energia e rivendere nel mercato quella eccedente, saprà di vivere sotto un “cielo di stelle”, limpido, nitido, pulito che consentirà a tanti studiosi e ricercatori di venire ad Isnello, apprezzarne le sue peculiarità, la pulizia, il basso costo della vita, la genuinità dei legami e della gente, insomma gustare quella felicità che il caos delle grandi città, così dispersive, non garantisce più.
In questo senso, come detto in queste settimane, lavoreremo per completare la nuova Scuola e programmare ed implementare anche altre attività di formazione, post universitarie; attueremo il progetto ITINERA che rappresenta una grande opportunità di rigenerazione urbana, culturale e sociale che migliorerà il modo di vivere i nostri luoghi, la nostra piazza, le nostre vie, le nostre relazioni e i nostri rapporti inter-generazionali.
Ci impegneremo per potenziare la ricerca astronomica, forti dei risultati conseguiti in questi anni dal GAL Hassin – Centro Internazionale per le Scienze Astronomiche, accelerando la messa in funzione del Telescopio WMT (anche qui la pandemia ci ha rallentati) e impegnandoci per consentire la realizzazione su Monte Mufara del Telescopio ESA Fly Eye, una opportunità, questa, unica, straordinaria che non possiamo farci scappare.
Ci impegneremo per costruire e garantire servizi essenziali, esiziali direi, mi riferisco per esempio alla mobilità, alla ricettività, a una migliore promozione della tradizione gastronomica, la scoperta e la valorizzazione del nostro Parco, e ciò in stretto raccordo con il Territorio dal quale non si può prescindere.
Miglioreremo l’arredo urbano e programmeremo la realizzazione di ulteriori attrattori così da rendere il soggiorno ma anche la visita del nostro borgo una emozione, una esperienza unica e da ripetere.
Ci impegneremo per migliorare i servizi essenziali come il sistema idrico, che manterremo pubblico, pubblico! Miglioreremo e amplieremo la rete e i sistemi di rilevamento. Continueremo a lavorare, per ridurne ancora i costi e migliorarne la gestione del servizio di raccolta dei rifiuti.
Come detto e scritto, già cinque anni fa, lavoreremo per la coesione sociale di questo paese, per favorire la solidarietà, la collaborazione, l’integrazione, la voglia di crescere insieme, recuperare il tessuto sociale e fare sì che i rapporti umani crescano e si consolidino in un clima disteso, sano e spurio di pregiudizi e rancori. Ci impegneremo e spenderemo tanto su questo.
E’ chiaro, per riuscire occorre però la predisposizione e la volontà di tutti. Occorre che ciascuno si impegni in tale senso, pur mantenendo ed esercitando i propri ruoli e le proprie prerogative. Ciascuno deve iniziare a ritagliarsi un proprio ruolo nella società, perché gli spazi sono tanti, basta volerlo.
E’ in gioco il futuro di questo paese, il nostro futuro e non possiamo rimanere indifferenti.
Come spesso ho detto, dobbiamo cogliere sempre il lato positivo di ciò che ci accade, dobbiamo, senza distrazioni effimere, cogliere il momento giusto per piantare semi di democrazia, di partecipazione, di impegno collettivo, di presenza costruttiva, di fare i fatti e la differenza.
Terminata la campagna elettorale, è tempo di adoperarci per indirizzare, formare, accompagnare, nuove risorse umane, soprattutto le nuove generazioni, verso l’impegno pubblico.
Abbiamo l’opportunità di cogliere, nei gesti, nelle parole, nell’entusiasmo dei giovanissimi, la volontà concreta di essere protagonisti di questo tempo, del nostro tempo. Non possiamo e non dobbiamo bruciare questa opportunità.
Isnello ha estremo bisogno di fare crescere un nuovo impegno pubblico. Ha la necessità di generare una nuova classe politica, che si sappia formare con l’impegno e con la partecipazione per guidare la Comunità del domani.
E’ assolutamente necessario. E noi amministratori, abbiamo il dovere di favorire questo processo, attivando tutte le strutture e gli strumenti all’uopo necessari.
Occorre perciò moderare il linguaggio, stemperare i toni, praticare la gentilezza, accettare l’esito e le conseguenze della partecipazione democratica e lavorare insieme per questo paese.
Attenzione: insieme non significa, andare sempre d’accordo, ci mancherebbe. Insieme significa lavorare esplicitando, ciascuno, le proprie prerogative, i propri ruoli, con decoro, con rispetto reciproco, senza continuare a vedere nell’altro un avversario da combattere e abbattere ad ogni costo. Questi principi non possono e non devono mai venire meno, mai. Sviliremmo e offenderemmo, altrimenti, il vero senso dell’impegno politico, delle regole e delle istituzioni democratiche.
La minoranza, dunque, deve svolgere il proprio ruolo di opposizione, di controllo, di stimolo, di pungolo rispetto all’azione amministrativa, per certi aspetti è doveroso che tale ruolo sia anche deciso, forte in certi momenti, ma allo stesso tempo deve avere la capacità di spogliarsi dei pregiudizi, dei preconcetti, delle insinuazioni che istintivamente muovono le reazioni di ciascuno, per addivenire a sintesi. Bisogna maturare questa capacità.
Occorre, altresì, recuperare il dovuto rispetto per le Istituzioni, assumere comportamenti dignitosi e decorosi nell’ambito degli organismi amministrativi, acquisire la consapevolezza e l’importanza dei ruoli che si ricoprono.
Faremmo un cattivo esercizio educativo altrimenti, perché ricordiamoci sempre che per chi ci guarda siamo degli esempi, sta a noi scegliere se essere buoni o cattivi maestri di noi stessi e degli altri.
Recuperiamo, dunque, un clima disteso e sereno, recuperiamo l’autenticità dell’impegno civico, mettiamo da parte ogni rancore perché altrimenti il rischio serio che corriamo in questo paese è che l’apatia si trasformi in disaffezione profonda nei confronti della cosa pubblica, e a quel punto avremmo perso tutti, tutti!
Nonostante tutto, sono e permango fiducioso nel futuro di tutti noi.
Ad maiora.

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