I suoi abitanti sono 4.786 e si estende su una superficie di 60,12 chilometri quadrati. Si trova nel trapanese e la sua festa patronale si tiene il 15 giugno. All’interno di questo comune abitano 2.223 famiglie. Il reddito medi si aggira intorno ai diecimila euro e l’età media degli abitanti è di circa 44 anni. Stiamo parlando di San Vito lo Capo che fra i suoi luoghi di interesse ha la Riserva dello Zingaro. Tra i suoi piatti caratteristici invece, è da gustare “il cous cous” a cui dedica un festival nel periodo autunnale.
Un pò di storia
San Vito nasce alla fine del Settecento alle falde di Monte Monaco. Il suo nucleo si stanzia vicino all’attuale Santuario. E’ stata un’antica fortezza che nell’arco dei secoli ha subìto molti interventi edilizi. La prima costruzione viene realizzata nel ‘300 ed era una piccola cappella dedicata a San Vito martire. All’inizio del ‘700 arrivano le prime abitazioni attorno alla chiesa. Il comune è stato costituito il 17 agosto 1952. E’ stato scorporato dal comune di Erice. Oggi è una delle località più belle che attrae tantissimio turisti da tutto il mondo per il suo azzurro mare.
La Riserva dello Zingaro
Nel tratto di costa che da San Vito porta a Castellammare del Golfo si trovano sette chilometri di natura. E’ la Riserva Naturale dello Zingaro, una delle più famose d’Italia. La prima spiaggia che si incontra in questa riserva è la più frequentata ma anche la più grande della Riserva di San Vito. Chi vuole camminare e godersi una caletta meno affollata a San Vito può raggiungere alcune Cale. Queste calette mischiano profumi e colori portando con loro l’ineguagliabile fascino di San Vito. Ammirare la Riserva dal mare è un’esperienza unica. Il verde della macchia mediterranea si mescola al rosso delle rocce e si butta nell’azzurro del mare di San Vito.
La vegetazione della Riserva dello Zingaro è un’esplosione di colori. Olivastri, mandorli, carrubbi si mescolano con le distese di palme nane e tantissime ed eleganti orchidee. In questo paradiso di San Vito anche frassini e alberi da sughero. In tutta la zona è presente la palma nana che è il simbolo indiscusso della Riserva dello Zingaro. Proprio con le sue foglie venivano create nel passato oggetti di uso quotidiano che oggi si conservano nel Museo della Riserva di San Vito. Una passzeggiata a piedi nella Roserva fa vedere una quarantina di specie di uccelli che vi nidificano. Fra questi l’Aquila del Bonelli, il Nibbio, la Poiana e il Gheppio. A tre chilometri dal centro di San Vito si trova la Tonnara del Secco.
Da non perdervi il cous cous
Dal 16 al 25 settembre si terrà il Cous Cous Festival. Il cous cous è un cibo originario del Maghreb. San Vito ne è diventata la sua patria. E’ costituito da granelli di semola di frumento che vengono cotti al vapore. Quelle alle verdure è fra i più ricercati. E’ un piatto estivo che si può accompagnare con salsine dai sapori aromatici. Buona la tradizionale Harissa.