Molte filosofie e discipline anche molto antiche, attive ad esempio nell’ambito della meditazione e del controllo dei sensi hanno trovato una graduale diffusione ed applicazione anche nel contesto moderno, a causa soprattutto di elementi di diffusione come possono essere il web o i media in generale. Il tapping costituisce una forma di tecnica che è stata anche confermata da diverse forme scientifiche ma che non richiede una preparazione professionale in senso stretto se non una conoscenza adeguata per essere applicata in modo efficace.
I benefici nel praticare il tapping: ecco quali sono
Ma cos’è il tapping? Il significato in lingua inglese indica proprio l’azione del picchiettare in modo ripetuto per ambire a qualche forma di effetto. Il termine “ufficiale” corrisponde a EFT, Emotional Freedom Technique, corrisponde all’azione di auto-aiuto senza controindicazioni e totalmente indolore, per contrastare o limitare diverse forme di patologie, a partire da quelle molto generiche a quelle più specifiche, sia di tipo fisico, ad esempio dolori muscolari, dovuti a traumi oppure alle articolazioni ma anche quelli legati alla mente, dal più generico stress a malattie vere e proprie. Un po’ come per l’agopuntura si tratta di una metodologia che si applica in modo terapeutico e che ha portato già un cospicuo numero di persone al mondo di fae diventare quest’azione parte della normalità, e quindi una forma di abitudine veera e propria.
Come intuibile, non si tratta di “picchiettare” a caso diverse parti del corpo e aspettarsi “magicamente” di percepire un qualche tipo di beneficio. Si può definire come origine della partica del tapping il ruolo di Roger Callahan, come fondamentale, in quanto questo psichiatra americano e studioso di tecniche basate sui principi della medicina tradizionale cinese a partire dagli anni 80 ha iniziato a sperimentare tecniche di contatto in svariate parti del corpo per ridurre la presenza e gli effetti delle varie fobie che sono comunemente diffuse. Nel corso del tempo, agendo su diversi fattori anche altri studiosi hanno compreso che applicata in modo particolare e specifica a seconda dei bisogni, una tecnica del tapping può offrire benefici anche a chi soffre di stati di ansia costanti, condizione che è sempre più diffusa in particolare nei giovani, come emerso durante le restrizioni dettate dalla pandemia.
Il tapping “prende in prestito” il concetto base dell’agopuntura quindi si basa su idee come i punti meridiani (punti energetici) per ristabilire l’equilibrio dell’energia nel corpo che opportunamente sottoposti a contatto fisico scaturiscono nel rilascio di una determinata energia denominat come QI. L’azione del picchiettare è concepita come veicolo per permettere all’energia vitale di avanzare senza impedimenti, aiutando quindi una condizione emotiva e fisica ad essere percepibile.
Un tapping corretto viene effettuato con un ritmo sempre uguale utilizzando due o più dita in zone del corpo specifiche, a partire dalla testa, schiena, torso, fino agli arti. Tra i benefici vi è una progressiva riduzione dello stato di ansia ed una normalizzazione dell’umore, percepibile soprattutto quando è in corso preoccupazione, paura, rabbia ed altri stati d’animo “estremi”.
Diversi studi hanno anche evidenziato una forma importante di miglioramento a fronte di condizioni legate a fobie e paure sia recondite che legate ad una specifica forma di trauma. Oltre al contatto continuo con le dita è essenziale trovarsi in una condizione e stato d’animo legato alla volontà di volersi migliorare e di non abbattersi psicologicamente, condizione che risulta essenziale per ambire ad effetti positivi. Anche gli scettici possono sicuramente provare questa tecnica che non ha alcun modo effetti collaterali, e che quindi può essere intrapresa senza paura e timori di sorta.
L’ispirazione di questo articolo parte da un interessante articolo apparso su migliorarsi.net dedicato all’Eft Tapping.