Cosa succede a chi mangia patatine fritte tutti i giorni? Incredibile ecco la risposta

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Le patatine fritte sono buone da mangiare e le vogliono tutti dai piccoli ai grandi […]

Le patatine fritte sono buone da mangiare e le vogliono tutti dai piccoli ai grandi perchè si possono assumere in qualsiasi momento della giornata. Grazie alle patatine in busta è possibile oggi mangiarle senza problemi quando vogliamo perchè le troviamo subito pronte senza dover perdere molto tempo per friggerle. In questo caso, infatti, occorre dapprima sbucciare le patatine e poi immergerle nell’olio bollente facendo in modo che non si brucino ma che assumano quella bella patina dorata che fa prendere con gusto le patatine e le fa essere richieste.

Le patatine fritte sarebbero state inventate in Francia durante la Rivoluzione francese ma c’è chi sostiene che la loro invenzione appartiene a qualche altro stato europeo. In realtà oggi tutti nel mondo sanno realizzare le patatine dorate anche se non tutti le sanno friggere a regola d’arte. Per questo le patatine fritte possono fare male soprattutto quando sono a rischio acrillamide. Questa è una sostanza cancerogena che si forma nelle fritture soprattutto quando diventano troppo scure e bruciate. Per ridurre l’acrillamide nelle patatine c’è un rimedio naturale: bisogna metterle in acqua prima di friggerle perchè in questo modo si riducono i livelli di acrillamide del 40% e del 75%

Cosa succede a chi mangia patatine fritte tutti i giorni? Se si mangiano patatine senza fare molta attenzione alla quantità ci sono molte probabilità di ingrassare insieme a problemi gonfiore e ritenzione. In particolare le patatine confezionate sono molte caloriche dato che un etto di questo prodotto apportano oltre 500 calorie. Alcuni esperti consigliano di mangiare circa 100 – 150 grammi di patatine quando sono fresche e di assumerne invece non oltre 30 grammi quando sono quelle già confezionate.

Secondo uno studio recente della storica università cinese di medicina, Zhejiang University, le patatine fritte espongono ad un aumento del 12% per l’ansia e del 7% per la depressione. Tutta colpa dell’acrillamide che sarebbe in grado di causare ansia e depressione attraverso la sua azione sui lipidi nel cervello. Questi risultati dicono che è importante ridurre i cibi fritti come le patatine nella nostra alimentazione per avere una buona salute mentale. In particolare evitare le patatine fritte per avere un impatto positivo sulla salute psicologica.

In conclusione le patatine fritte si possono continuare a mangiare a patto che non si esageri ma preparandole direttamente a casa. In questo modo le patatine si friggono a regola d’arte evitando i problemi che la frittura reca alla salute. Per questo bisogna friggerle ad una temperatura intorno ai 170/180° C per avere una frittura a regola d’arte. Il rimedio della nonna suggerisce di immergere un bastoncino di legno nell’olio prima delle patatine: se è caldo si noteranno subito tante bollicine.

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