Questa marca di succhi fa male: ecco la marca che fa male al cuore, alla memoria e al colesterolo

I succhi di frutta e verdura sono diventati un alimento importante nelle abitudini alimentari di molte persone perchè oltre ad offrire un’esplosione di sapore sono pratici, versatili e con tanti benefici per la nostra salute. I succhi sono molto amati in quanto in quanto grazie all’uso di estrattori o frullatori è facile prepararli in pochi minuti. I succhi si possono acquistare al supermercato scegliendoli con molta attenzione fra marche diverse che a volte nascondono anche qualità scadente.

I succhi sono una fonte concentrata di vitamine, minerali e antiossidanti che provengono dai frutti e dalle verdure da cui sono estratti. Bere un bicchiere di questi succhi aiuta ad aumentare l’apporto di nutrienti essenziali e nello steso tempo sono una preziosa fonte di antiossidanti che aiutano a proteggere le cellule dallo stress ossidativo contrastando invecchiamento e malattie croniche. Quando si acquistano i succhi bisogna leggere con molta attenzione la loro etichetta per sapere cosa contengono.

I succhi di frutta industriali si trovano al supermercato e per molte persone sembrano una scelta comoda e salutare ma in realtà possono contenere conservanti e additivi che fanno male alla nostra salute. Molti succhi di frutta industriali contengono benzoato di sodio e sorbato di potassio per prolungare la durata del prodotto ma alcuni studi evidenziano che proprio queste due sostanze nel lungo termine hanno effetti molto negativi sul nostro organismo.

In alcuni succhi si può trovare come dolcificante l’aspartame che l’OMS ha incluso nel Gruppo 2B delle sostanze possibilmente cancerogene per l’uomo. Nei succhi si possono trovare questi questi antiossidanti che sono da evitare assoluatamente: E310-E312 Gallati, E320 Butilidrossianisolo (BHA), E321 Butilidrossitoluene (BHT). Secondo alcune ricerche in alcuni succhi si possono anche trovare metalli nocivi come arsenico, cadmio e piombo. Alcune analisi sui succhi hanno evidenziato che in alcune marche non italiane si possono trivare anche residui di pesticidi come il mepiquat, un regolatore di crescita delle piante, vietato nella UE.

In conclusione quando si acquistano i succhi bisogna stare attenti a cosa contengono e per questo occorre sempre leggere la loro etichetta. Non vanno acquistati succhi dei quali non si ha certezza sulla provenienza della frutta che c’è dentro in quanto molte volte vi si può trovare merce di scarto. Non vanno acquistate marche di succhi dei quali non c’è certezza del luogo dove sono stati confezionati perchè anche in questo caso dentro vi si possono trovare additivi, coloranti e conservanti che prendono il posto della frutta.

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