Mangiare patatine fritte fa male come fumare una sigaretta? Ecco cosa dicono gli esperti

Mangiare una patatina fritta può essere dannoso per la salute quanto fumare una sigaretta. E’ […]

Mangiare una patatina fritta può essere dannoso per la salute quanto fumare una sigaretta. E’ quanto ha scoperto la dottoressa Catherine Shanahan, autrice del libro Dark Calories.

Secondo la dottoressa Shanahan, gli oli vegetali usati per friggere le patatine contengono tossine cancerogene che possono essere paragonate a quelle inalate fumando fino a 25 sigarette. Una porzione di patatine fritte, quindi, potrebbe esporre il nostro organismo a livelli di tossicità simili a quelli derivanti dal fumo. Gli oli vegetali sono un pericolo nascosto. Sono moto utilizzati nella produzione industriale di cibi, dagli snack ai latticini, e sono comuni nelle cucine di tutto il mondo per friggere. Quando riscaldati ad alte temperature, questi oli generano sostanze tossiche e potenzialmente cancerogene.

Gli oli più pericolosi sono quelli di girasole, soia e mais. Fritti possono avere un impatto negativo sulla nostra salute, contribuendo allo sviluppo di malattie come il cancro, il morbo di Alzheimer e il morbo di Parkinson.  A renderi dannosi èquando vengono riscaldati è la loro struttura chimica.  Gli oli ricchi di acidi grassi polinsaturi, come quelli di girasole e soia, una volta riscaldati, rilasciano sostanze tossiche come radicali liberi e perossidi. Queste sostanze possono alterare il DNA e causare danni cellulari. L’olio extravergine d’oliva, invece, contiene acidi grassi monoinsaturi che rimangono più stabili alle alte temperature.

L’olio extravergine d’oliva (EVO) è considerato l’olio buono per la cottura, grazie alla sua stabilità alle alte temperature e alla presenza di antiossidanti naturali come la vitamina E. L’olio EVO non solo ha una struttura chimica più stabile, ma offre anche protezione contro varie patologie, incluso il tumore al seno. Anche se un consumo eccessivo di cibi fritti sia dannoso, un piccolo piacere occasionale può essere concesso. Non esistono alimenti cattivi o buoni, tutto dipende dall’uso e dalla frequenza di consumo. Una frittura ben fatta e non quotidiana può essere inclusa in una dieta equilibrata.

In conclusione mangiare patatine fritte può portare rischi per la salute paragonabili a quelli del fumo, ma la frequenza e la qualità del consumo sono fattori cruciali. Scegliere oli più sani e limitare la frittura nella dieta può contribuire a ridurre questi rischi. L’olio extravergine d’oliva rimane la scelta migliore per cucinare in modo salutare, grazie alla sua stabilità e ai benefici antiossidanti.

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