Il discorso del Sindaco di Gangi Giuseppe Ferrarello a Gibilmanna

Il discorso del Sindaco di Gangi Giuseppe Ferrarello a Gibilmanna.
Eccellenza Reverendissima,
Cari frati di Gibilmanna,
Gentili Autorità religiose, Civili e Militari,
Con grande gioia abbiamo accolto l’invito del Vescovo e di P. Antonio Raimondo, Guardiano del Convento, ad offrire l’olio che durante l’anno arderà nella lampada posta nella cappella della Madonna di Gibilmanna.
Un atto di devozione che la Città di Gangi, che mi onoro di rappresentare, ha compiuto l’ultima volta nel 2001 con l’allora Sindaco il prof. Antonio Cigno.
Fin da subito ci siamo adoperati, insieme ai nostri parroci, perché questa giornata potesse riuscire nel migliore dei modi a testimonianza del profondo legame che i nostri padri hanno da sempre tessuto con il Santuario e con la Comunità dei Frati Cappuccini.
Gangi è un popolo devoto, lo ha sempre dimostrato nelle sue innumerevoli manifestazioni religiose, con la molteplicità delle sue feste e con la presenza di ben 12 Confraternite e di tante associazioni ecclesiali.
Tutto questo ha permesso che dalla nostra terra nascessero numerose vocazioni e tante di esse, proprio tra i frati cappuccini, come ci ha ricordato P. Salvatore Vacca, giovedì scorso nella conferenza tenuta nella Parrocchia di S. Maria a Gangi: ad un certo punto della storia su 141 frati cappuccini provenienti dalla Diocesi di Cefalù ben 55 erano originari di Gangi.
Ciò ha permesso che il legame con la Madonna di Gibilmanna fosse mantenuto vivo e che fosse proprio Gangi con il suo Comitato, sorto alla fine dell’800, a curarne la festa fino ai nostri giorni. Li ringraziamo perché quest’anno anche per loro la festa ha assunto un sapore diverso.
Oggi siamo presenti in questo luogo con il peso di una plurisecolare devozione e con i segni di tempi nuovi che ci chiedono la capacità di trasmettere alle future generazioni un rinnovato amore verso la Vergine Maria e verso quelle tradizioni che ci hanno aiutato a trasmettere la fede.
Grazie di cuore per questa giornata, l’abbiamo vissuta con orgoglio e impegno, grazie a tutti coloro che a diverso titolo si sono lasciati coinvolgere, l’Amministrazione, le Parrocchie, le Confraternite i Tamburinara e ogni singolo fedele che è giunto fin qui.
Credo che con questa pagina di storia scritta oggi, abbiamo dato, ancora una volta, un’immagine bella della nostra Comunità, della nostra devozione, del nostro affetto verso la Gran Signura.
Viva Maria SS. di Gibilmanna.

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