Giovanni Sottile è stato una figura di grande rilevanza nel panorama culturale e educativo siciliano, un uomo che ha dedicato la sua vita all’insegnamento, alla crescita dei giovani e alla promozione dei valori morali e cristiani. Nato a Castelbuono, in provincia di Palermo, l’11 gennaio 1930, Sottile è stato un punto di riferimento non solo nell’ambito scolastico, ma anche nella sua comunità e nel mondo ecclesiale. Con una carriera che ha attraversato diverse istituzioni scolastiche e accademiche, ha saputo trasmettere l’amore per la filosofia, la cultura e la spiritualità a generazioni di studenti. La sua figura continua ad essere un esempio di dedizione, umiltà e passione per la conoscenza.
Le origini: un Inizio segnato dalla scuola
Giovanni Sottile fin dalla giovane età, ha mostrato un forte interesse per la conoscenza e una particolare propensione per lo studio. Ha frequentato le scuole elementari e medie nel suo paese natale, dove ha avuto un’esperienza educativa che ha segnato profondamente la sua visione della vita. Ricordava con gioia i momenti di apprendimento, le scoperte quotidiane che lo facevano sentire realizzato. Il suo entusiasmo per la scuola era tale che ogni volta che tornava a casa, correva a raccontare alla madre dei suoi successi, mostrando con orgoglio le lodi che riceveva.
Durante quegli anni, Sottile partecipa anche alle parate fasciste, un’esperienza che segnò il suo giovane cuore. Sebbene da adulto ripudiasse l’ideologia politica che sosteneva quei momenti, non poteva fare a meno di riconoscere l’intensità emotiva che quelle parate suscitavano in lui. Più tardi, nel suo approccio pedagogico, avrebbe sottolineato il valore del coinvolgimento emotivo nell’apprendimento, mostrando come le emozioni possano essere un potente motore per la crescita intellettuale.
La formazione e il percorso accademico
La carriera di Giovanni Sottile come studente si sviluppa ulteriormente con il suo ingresso al Ginnasio-Liceo “Mandralisca” di Cefalù. Questo istituto non solo gli fornisce una solida preparazione, ma diventa anche un punto di riferimento affettivo e intellettuale durante gli anni della sua formazione. Sottile si distinse subito per la sua passione per la cultura, in particolare per la filosofia.
Dopo aver conseguito la maturità classica con il massimo dei voti nel 1949, si iscrive alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Palermo. Qui, completa il suo percorso di studi con la laurea in Filosofia, ottenendo il massimo dei voti (110 e lode) e pubblicando la sua tesi sulla filosofia morale di Vincenzo Gioberti. La sua passione per la filosofia lo porta a proseguire gli studi con un corso di perfezionamento in Discipline Filosofiche presso l’Università di Firenze, dove si concentra sul pensiero di Gioberti e Rosmini, approfondendo i concetti di valore morale e persona.
L’insegnamento: un percorso dedicato alla cultura
Nel 1957, Giovanni Sottile inizia la sua carriera nell’insegnamento, dapprima come docente di materie letterarie presso la scuola media parificata S. Anna di Castelbuono. La sua passione per la didattica lo porta ben presto ad insegnare filosofia, pedagogia e psicologia in vari istituti, prima a Frosinone, poi a Cassino e Sora. Con il passare degli anni, Sottile ottiene diverse abilitazioni e risulta vincitore di concorsi che lo portarono a insegnare storia e filosofia nei licei.
Nel 1965, passa ai ruoli della Scuola Media Superiore, dove insegna Filosofia, Pedagogia e Psicologia presso l’Istituto Magistrale Statale di Castroreale. Successivamente, torna al Liceo Classico Mandralisca di Cefalù, dove insegna fino al 1983. La sua carriera raggiunge un punto culminante quando vince il Concorso ordinario a Preside, diventando dirigente scolastico del Mandralisca. Giovanni Sottile non smette mai di essere prima di tutto un insegnante, e anche quando ricopre il ruolo di Preside, entra frequentemente nelle aule per arricchire con la sua esperienza la formazione degli studenti.
Un educatore con una visione profonda e umana
L’approccio educativo di Giovanni Sottile era basato su una sintesi di esperienza, virtù, cultura e fede. Le sue lezioni non erano semplici trasmissioni di conoscenze, ma veri e propri momenti di crescita umana e spirituale. La sua attenzione non si limitava solo alla formazione intellettuale, ma abbracciava anche quella morale e civica. Con il suo esempio di vita e la sua parola, Sottile cercava di insegnare ai suoi studenti non solo ciò che è giusto, ma anche come vivere una vita che fosse una testimonianza di valori.
Il suo impegno non si limitava all’insegnamento scolastico. Durante gli anni da preside si adopera anche per la conservazione e la valorizzazione del patrimonio culturale del Liceo Mandralisca. In particolare, celebra il centenario della fondazione della scuola nel 1991, un evento che rende possibile solo grazie al suo impegno incrollabile e alla sua dedizione. La sua opera nella Fondazione Mandralisca e la sua leadership contribuirono a far crescere e a mantenere viva l’eredità culturale dell’istituto.
L’impegno ecclesiale e la spiritualità
Oltre all’insegnamento, Giovanni Sottile si distinse anche per il suo impegno nel campo ecclesiale. Attivo nell’Azione Cattolica, ricopre ruoli di responsabilità all’interno della sua parrocchia e della diocesi. E’ stato presidente dell’associazione nella sua parrocchia di origine, consigliere e vice presidente diocesano del settore giovanile maschile, nonché membro del consiglio pastorale diocesano. La sua fede profonda e il suo impegno nella formazione cristiana dei giovani lo portano a intraprendere un percorso educativo che univa la cultura con la spiritualità.
Sottile era convinto che la vera educazione passasse per una sintesi tra il sapere umano e la fede cristiana, e questo si rifletteva anche nel suo approccio all’insegnamento della filosofia. La sua visione pedagogica aveva un’impronta cristiana, che cercava di orientare i giovani non solo verso il sapere, ma anche verso una comprensione più profonda della vita e del suo significato.
La malattia e gli ultimi anni
Nel corso degli ultimi anni della sua vita, Giovanni Sottile si trova ad affrontare una malattia che ne limita la mobilità, ma non la mente e lo spirito. La sua dignità nell’affrontare la sofferenza e il suo continuo impegno nella riflessione culturale e spirituale sono stati un esempio per tutti coloro che lo circondavano. Anche durante questo periodo difficile, Sottile non smise mai di riflettere sui problemi del mondo, di pregare e di essere vicino agli altri.
La sua morte, avvenuta il 25 aprile 2016, nella sua di Cefalù, segna la fine di un’era per la comunità che lo ha visto protagonista. Tuttavia, il suo lascito culturale e spirituale continua a vivere nei suoi ex studenti, nei colleghi e in tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscere la sua visione della vita.
L’eredità di Giovanni Sottile è testimoniata dalla sua vita di dedizione, passione e fede. La sua figura rimane una luce per coloro che credono nell’importanza dell’educazione e della formazione umana e spirituale. Le sue azioni, i suoi insegnamenti e il suo impegno continuo nella crescita dei giovani sono ancora oggi fonte di ispirazione. La sua capacità di combinare conoscenza, umanità e fede ha lasciato un’impronta indelebile nelle persone che ha incontrato. La sua vita ci insegna che l’educazione non è solo una questione di trasmissione di contenuti, ma di accompagnamento verso una vita piena e significativa, capace di rispondere alle sfide del mondo con intelligenza, compassione e fede.
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