Sarà ricordato oggi pomeriggio alle ore 18, presso l’Auditorium dell’Istituto Jacopo del Duca di via Pietragrossa, il gesto eroico di sette pescatori cefaludesi che l’1 marzo 1951 hanno salvato la vita ad alcuni loro colleghi dell’Addaura alla deriva nel mare in tempesta. Per l’occasione sarà consegnato un diploma di merito ai tanti bagnini cefaludesi che nel corso degli anni si sono distinti in tante opere di salvataggio. L’elenco dei bagnini a cui andrà il riconoscimento è riportato alla fine di quest’articolo. Il gesto eroico dei sette pescatori cefaludesi sarà ricordato nel corso della manifestazione “Cefalù, mare e pescatori” organizzata da cefalunews, dal Lions Club, dal Rotary, dalla Fidapa, dalla Polis Kephaliodion e da Marsala editore. La manifestazione, arrivata quest’anno alla sua terza edizione, vedrà anche la premiazione degli studenti che hanno partecipato al concorso fotografico e di pittura.
La vicenda dei sette pescatori cefaludesi che l’1 marzo del 1951, rischiando la loro vita, hanno salvato cinque loro colleghi dell’Arenella di Palermo, alla deriva in un mare in tempesta, è stata tenuta nascosta fino al 2012 quando il nostro direttore Mario Macaluso, l’ha fatta conoscere alla città di Cefalù attraverso alcuni suoi articoli su cefalunews. La storia racconta che era l’alba del 28 febbraio quando la motobarca “Franco”, della marina di Arenella, con a bordo cinque uomini e un bambino, salpava per il normale lavoro di ogni giorno. Il tempo era incerto ma i cinque marinai pur di portare il pane a casa si mettono lo stesso in mare. Quando la motobarca arriva al largo viene colta da una forte mareggiata. All’inizio i cinque cercano in tutti i modi di tornare a riva ma quando si guasta uno dei motori dell’imbarcazione tutto diventa difficile. Per loro il ritorno a casa diventa un miraggio. Più che rientrare con la loro barca vengono spinti verso il largo. I cinque perdono ogni speranza e con loro anche i propri cari che non li vedono tornare a casa. Persino le autorità marittime di Palermo si arrendono dopo averli cercato invano con un rimorchiatore. Trascorrono trentasei ore e tutto sembra finito. Ogni speranza è perduta fino a quando sette pescatori di Cefalù avvistano una imbarcazione, al largo, che in alto mare andava alla deriva. Decidono di raggiungerla incuranti del pericolo. Escono dal porto di Presidiana e quando si avvicinano all’imbarcazione alla deriva si accorgono che al suo interno vi erano dei pescatori che avevano perso ogni speranza ed erano in attesa di essere presi dalla morte. Per sei ore i sette pescatori cefaludesi sfidano il mare e la sua furia. Il tempo di metterli sulla loro barca che la motobarca viene inghiottita fra le onde. Chi erano quei sette eroi del mare per tanti anni dimenticati? Ecco i loro nomi: Carmelo Fertitta, Salvatore Portera, Giuseppe Machì, Santo Aquia, Giuseppe Fertitta, Giovanni Cefalù e Giovanni Glorioso.
Ecco l’elenco, in ordine alfabetico, dei bagnini che riceveranno il diploma: Alioto Alessio; Azzizi Salvatore, Baccelliere Vincenzo; Baccelliere Filippo; Braghin Piersandro; Brocato Giovan Maria (Giammarino); Brocato Giuseppe; Brocato Pasquale; Brocato Peppe; Brocato Tommaso; Camilleri Gioacchino; Cangelosi Domenico; Cefalù Giovanni; Cefalù Vincenzo; Cefalù Roberto; Cimino Pino; Cimino Salvatore; Cimino Serena; Cirrito Marco, Conoscenti Cristian; Corradino Manuel; D’Alfonso Alessio, D’Amato Giuseppe; D’Antoni Vincenzo; Di Fina Pietro; Di Fina Vincenzo; Di Franco Simona; Di Paola Salvatore; Fertitta Franco; Galioto Dennis, Giardina Nino; Glorioso Angelo; Glorioso Salvatore; Guarcello Samanta; Gugliuzza Davide; Iacono Antonino; Ilardo Marco; La Martina Tindaro; Lapi Michele; Lembo Carmelo; Lembo Federico; Lembo Giovanni; Leone Antonino, Liberto Domenico, Lo Presti Peppe; Macina Giuseppe; Maggio Totò; Mandelli Osvaldo; Marsala Pasquale; Maugeri Benny; Miceli Vincenzo; Monaco Carmelo; Monaco Gianluca; Muffoletto Mirco, Oddo Giancarlo; Papa Carmelo; Papa Giovanni; Pappalardo Arturo; Perito Giuseppe; Porru Maurizio; Portera Rosa Maria; Ranzino Mirko; Rigatuso Santo; Ristagno Marco; Rottino Santo; Sanzone Antonino; Sanzone Damiano; Scorsone Giancarlo, Scorsone Lillo; Serio Salvatore; Stodiale Pio; Terracina Marco; Tornabene Vincenzo; Traina Stefano; Tramontana; Valenziano Filippo; Valenziano Santo; Zangara Luca. Un riconoscimento alla memoria andrà anche a Giovanni Portera, Franco Bellipanni e Salvatore Di Blanda che hanno dato la vita a mare per salvare dei bagnanti che stavano affondando. Rinoscimenti speciali, invece, per Nicola Mogavero che ha partecipato al salvataggio degli studenti di Isnello annegati davanti allo specchio d’acqua di piazza Marina; Maurizio Catanese, Massimo Casale e Giovanni Stracquadanio che hanno partecipato al salvataggio di Francesco e Luigi nel 1997. Dario Urnisi che ha salvato due donne dalle onde minacciose del mare.
Per non dimenticare nessuno dei bagnini che hanno operato sul mare di Cefalù vi chiediamo di farci conoscere i loro nomi inviando le vostre segnalazioni servendovi dello spazio sotto dedicato ai commenti oppure inviando un messaggio al numero 347.2975402 o scrivendo all’email [email protected] Potete anche inviarci le loro foto.