Cefalù onora Pietro Saja: una giornata di arte e cultura il 31 maggio

Cefalù dedica oggi una giornata speciale alla memoria di Pietro Saja, una figura la cui “passione per l’arte e la cultura come impegno” sarà celebrata attraverso una serie di eventi, oggi, 31 maggio 2025.

La giornata inizierà alle ore 11:00 con l’intitolazione ufficiale di una strada in suo onore. La strada, precedentemente conosciuta come Via B, traversa, sarà ora denominata Via Pietro Saja (ex via B, traversa via G. De Gaetani).

La figura di Pietro Saja sarà ricordata anche nel Teatro comunale Salvatore Cicero, ore 17.00, quale uno dei protagonisti che ha costruito il futuro di Cefalù.

Pietro Saja: un uomo che ha dedicato la sua vita a Cefalù e alla cultura
Estratto da “Cefalù: 133 storie di amore per la città”, il nuovo libro di Mario Macaluso:
Pietro Saja nasce a Cefalù il 30 maggio 1930. La sua vita è stata dedicata alla conservazione del patrimonio storico-artistico della sua amata Sicilia, ma è anche una testimonianza di come la passione per l’arte e la cultura possa permeare ogni aspetto dell’esistenza. La sua carriera spazia tra l’insegnamento, la pittura, la ricerca storica e la tutela del patrimonio culturale, senza mai tralasciare l’impegno verso la sua comunità. È stato un uomo che ha scelto di vivere la propria vita come una continua esplorazione delle radici della sua terra, mettendo a servizio della conoscenza la sua grande passione per la storia e l’arte. Per molti decenni ha arricchito con il suo lavoro la città di Cefalù e la Sicilia, diventando un punto di riferimento per gli studiosi, per gli appassionati d’arte e per chiunque desideri conoscere la storia della Sicilia.

La carriera e il contributo alla cultura siciliana
La sua attività artistica si intreccia con il suo lavoro di insegnante e di ricercatore. Oltre a partecipare a numerosi concorsi di pittura, ottenendo diversi riconoscimenti, organizza alcune mostre personali, ricevendo sempre consensi e apprezzamenti. Il suo impegno per l’arte non si limita alla pittura, ma abbraccia anche altri campi, come la fotografia e la scrittura. Nel 1962, insieme ad altri cinefili, fonda il “Cine Club Cefalù”, un’iniziativa che ha un grande impatto sulla vita della città. Il cine club diventa un luogo di incontro e di dibattito, dove si trattano temi legati al cinema, alla cultura e alla letteratura. Grazie a questo progetto, riesce a coinvolgere nomi illustri del panorama cinematografico, come il regista Elio Petri, e critici di fama, dando così una visibilità internazionale alla città tirrenica. Il cine club è anche un’occasione per sensibilizzare la comunità sull’importanza del sapere come elemento di crescita e di dialogo e contribuisce a fare di Cefalù un centro di riferimento culturale nella Sicilia degli anni ’60 e ’70.

Un impegno costante per la conservazione del patrimonio
Uno degli aspetti più significativi della carriera di Pietro Saja è il suo impegno nella conservazione del patrimonio storico e artistico di Cefalù e della Sicilia. La sua passione per la tutela delle opere d’arte e dei monumenti storici lo porta a ricoprire il ruolo di ispettore onorario per i beni culturali e ambientali di Cefalù, incarico che gli è conferito dalla Regione Siciliana nel 1991. In questo periodo si dedica con grande passione alla salvaguardia di monumenti e opere della sua città e contribuisce a far emanare un decreto regionale di vincolo per l’edificio abitato dall’occultista inglese Aleister Crowley, luogo ritenuto di “importante interesse artistico” anche per i dipinti che custodiva. La riconosciuta competenza nella ricostruzione della permanenza in Italia di Aleister Crowley fa del prof. Pietro Saja un interlocutore privilegiato. Il suo impegno nella protezione e nel recupero del patrimonio artistico della città culmina con il suo contributo fondamentale al restauro del Teatro Comunale di Cefalù, un monumento che oggi rappresenta una delle testimonianze più importanti della storia della città. L’intervento di Saja, che presiede un comitato per il recupero del teatro, riesce a sensibilizzare le autorità locali e regionali sulla necessità di salvaguardare un patrimonio che rischia di andare perduto.

La vita privata e il legame con la comunità
La sua eredità vive ancora nelle sue opere, nei suoi scritti e nei suoi studi. Pietro Saja ha accompagnato tutte le sue ricerche, svolte negli archivi cefaludesi e palermitani, con una ricchissima documentazione fotografica, grazie alla quale ha potuto promuovere la conoscenza della storia, dell’arte e delle tradizioni cefaludesi e madoniti ad ogni livello. Tra i suoi numerosi scritti, si vuole ricordare, almeno, il volume La pinacoteca del Museo Mandralisca, pubblicato nel 1979 per i tipi della casa editrice Lorenzo Misuraca. Si tratta del primo testo che ha analizzato i dipinti esposti nei saloni della Fondazione Mandralisca. Il prof. Saja si è spento, dopo una breve malattia, nel maggio del 2011.

Alle ore 17:30, presso il Museo Mandralisca, sarà presentata e inaugurata una mostra personale dedicata a Pietro Saja.
La presentazione avverrà nella Sala Conferenze (via Mandralisca 9), mentre l’esposizione sarà allestita nella Sala Mostre (via Mandralisca 5).

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