La mitica gara francese, valida per il Mondiale Endurance, è sta volta per la terza volta dalla Ferrari. Questa volta la n. 83, quella gialla.
La casa di Maranello, infatti, ha trionfato grazie alla vettura AF Corse n. 83 guidata da Robert Kubica, Ye Yifei e Phil Hansona che hanno ben 387 giri.
Al secondo posto, a oltre 0.14″, la Porsche Penske Motorsport (Julien Andlauer, Michael Christensen e Mathieu Jaminet). Terzo posto per l’altra Ferrari AF Corse, la numero 51, di Antonio Giovinazzi, Alessandro Pier Guidi e James Calado a circa 0.28″.
La gara
L’autodromo de La Sarthe è stato, ancora una volta, teatro di leggenda. Nella 93ª edizione della 24 Ore di Le Mans, la Ferrari ha scolpito nel marmo un nuovo capitolo della sua gloriosa epopea, e lo ha fatto attraverso le mani esperte del team cliente AF Corse, che ha condotto la Ferrari 499P #83 alla vittoria assoluta. Un trionfo che riscrive la storia: per la prima volta in vent’anni, un team clienti conquista la regina dell’endurance mondiale.
Con al volante Robert Kubica, Yifei Ye e Philip Hanson, l’equipaggio della vettura giallo brillante ha saputo respingere l’assalto delle squadre ufficiali, non solo Ferrari ma anche di altri sette costruttori di prim’ordine. È un risultato che trascende il mero sport: è un’affermazione tecnica, strategica e umana.
L’ALBA DI UNA NUOVA EPOCA
La 499P #83 è entrata nel vivo della battaglia sin dalle prime ore, imponendo un passo sostenuto e costante contro i colossi di Maranello e di Stoccarda. Mentre la vettura ufficiale #51, campione in carica, veniva frenata da un’uscita di pista e problemi tecnici, la #83 restava inesorabilmente fuori dai guai, macinando chilometri con chirurgica lucidità.
Kubica, già volto noto della Formula 1, ha portato l’auto al traguardo, suggellando non solo la vittoria della Ferrari ma anche la propria redenzione sportiva. Per il pilota polacco è il primo trionfo a Le Mans, per Ye la prima vittoria per un pilota cinese nella storia della corsa, e per Hanson un’aggiunta prestigiosa all’albo d’oro britannico, che ora vanta 46 successi individuali alla 24 Ore.
PORSCHE NON MOLLA MAI
La Porsche Penske Motorsport ha vestito i panni dell’antagonista perfetto. La vettura #6, guidata con maestria da Kévin Estre, Laurens Vanthoor e un eroico Matt Campbell — autore di un triplo stint finale memorabile — ha chiuso a soli 14 secondi dalla Ferrari, dopo oltre 8.600 km percorsi. Una distanza minima, a suggellare una gara combattuta fino all’ultimo respiro.
TRA DRAMMA E RESILIENZA: LA SORTE DELLE ALTRE HYPERCAR
Il team ufficiale Ferrari AF Corse #51, vincitore nel 2023, ha vissuto una giornata da montagne russe. Dopo un testacoda all’ingresso della pit lane e un problema tecnico a 45 minuti dal termine, è servita una condotta arrembante per salvare il podio, conquistato in extremis a scapito della vettura gemella #50.
Cadillac, protagonista delle qualifiche con la pole conquistata dalla #12 del Team JOTA, ha patito nella gestione gomme durante la notte, riuscendo comunque a chiudere quinta, mentre Toyota Gazoo Racing ha visto infrangersi i sogni di gloria a causa di un guasto meccanico nelle ultime ore, retrocedendo mestamente in sedicesima posizione.
LMP2: UN DUELLO DA CLASSICA
Nella categoria LMP2, il team Inter Europol Competition ha bissato il successo del 2023 con la #43 ORECA. Jakub Smiechowski, Tom Dillmann e Nick Yelloly hanno dominato una battaglia epica contro la #48 di Panis Racing. Un drive-through per eccesso di velocità ai box a mezz’ora dal termine sembrava aver compromesso tutto, ma un colpo di reni finale di Yelloly ha ristabilito l’ordine, superando la rivale a 15 minuti dal termine.
Da segnalare il dramma della #28 IDEC Sport, costretta al ritiro dopo la perdita di un dado ruota, e la splendida prova della AO by TF #199 “Spike”, che ha conquistato la vittoria nella LMP2 Pro/AM e il terzo posto assoluto di categoria.
LMGT3: DOMINIO PORSCHE, CUORE FERRARI
La Porsche #92 Manthey 1st Phorm ha letteralmente dominato la nuova classe LMGT3, con una prestazione impeccabile di Ryan Hardwick, Riccardo Pera e Richard Lietz. Alle loro spalle, la Ferrari #21 Vista AF Corse ha disputato una gara priva di errori, raccogliendo un secondo posto fondamentale in ottica mondiale.
Sul gradino più basso del podio, la Corvette #81 TF Sport ha beffato la Aston Martin #27 Heart of Racing, al termine di un inseguimento durato quasi ventiquattro ore. Fuori dai giochi la Lexus #87 Akoddis ASP, favorita della vigilia, e sfortunata la McLaren #59, ritiratasi nell’ultima ora.
L’edizione 2025 della 24 Ore di Le Mans si chiude con un risultato memorabile, che rievoca la leggendaria tripletta Ferrari del 1965. Sessant’anni dopo, la storia si ripete, ma con sfumature nuove e modernissime. Il team AF Corse ha elevato l’arte dell’endurance a una sinfonia perfetta di tattica, velocità e determinazione. La notte di Le Mans è eterna, ma oggi, è tinta di giallo Ferrari.