2025, l’anno del food tourism: Cefalù e la Sicilia al centro di un nuovo modo di viaggiare

Il 2025 conferma un trend che negli ultimi anni si è radicato sempre di più: il turismo gastronomico è diventato uno dei principali motivi per cui i viaggiatori, soprattutto stranieri, scelgono la Sicilia. E Cefalù, con le sue eccellenze e le sue strutture di livello, è protagonista di questa trasformazione.

«Sempre più spesso i turisti stranieri ci raccontano di avere scelto la Sicilia, e quindi la nostra struttura, per l’esperienza che può offrire a tavola» – racconta Mario Farinella, architetto e imprenditore, proprietario a Cefalù di Insulae Resort (nella foto) , all’interno del quale si trova Zayt, guidato dallo chef Ignazio Morgante. Un segnale chiaro: il cibo non è più solo un complemento della vacanza, ma il cuore dell’esperienza di viaggio.

Lo stesso concetto è condiviso dai grandi gruppi del settore. Marcello Mangia, presidente di Mangia’s, sottolinea come «il turista si trasforma e noi vogliamo farci trovare pronti per un nuovo modo di viaggiare». Per Mangia’s, infatti, la cultura culinaria locale è ormai una delle principali forme di conoscenza del territorio. Nei resort del gruppo sono stati sviluppati modelli che consentono, in una sola settimana di vacanza, di vivere un “viaggio” tra differenti proposte gastronomiche, valorizzando le tradizioni e le eccellenze siciliane.

Il fenomeno non riguarda solo Cefalù, ma tutta la Sicilia. Come spiega il giornalista e direttore di wineinsicily.com Francesco Pensovecchio, negli ultimi anni il turismo siciliano ha vissuto «una trasformazione silenziosa ma profonda». Le strutture di lusso non si limitano più a offrire ospitalità: puntano a ridefinire l’esperienza gastronomica, diventando veri e propri motori di attrattività grazie a chef di livello internazionale, menu radicati nel territorio e un servizio vicino all’alta cucina.

Gli esempi non mancano: dal Relais Il San Corrado e Countryhouse Villadorata a Noto, a Monaci delle Terre Nere sull’Etna, fino alle eccellenze enogastronomiche delle isole e dell’entroterra come Tenuta di Castellaro a Lipari e La Foresteria di Planeta. Qui, il soggiorno diventa un viaggio sensoriale tra etichette pregiate, oli extravergini di qualità e i sapori autentici della campagna siciliana.

Il risultato? La Sicilia non è più soltanto una meta di bellezze naturali, ma un laboratorio internazionale di ospitalità che intreccia alta cucina, cultura e paesaggio, proponendo un modello di accoglienza competitivo e capace di distinguersi nel panorama globale.

E Cefalù, con il suo mix unico di mare, storia e gastronomia, si conferma una delle capitali di questo nuovo modo di viaggiare, dove il gusto diventa il filo conduttore di esperienze indimenticabili.

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