L’Accademia Italiana della Cucina, delegazioni della Sicilia Occidentale, vuole approfondire, con il contributo di esperti e studiosi, le conoscenze sullo stato dell’arte relativo al grano duro. E’ il cereale più rappresentativo della dieta mediterranea, caratterizza il paesaggio agrario siciliano e larelativa filiera è integralmente rappresentata nell’isola, dalla produzione del seme fino alla trasformazione finale in diverse tipologie di pane, pasta e dolci che arricchiscono il patrimonio agroalimentare e culturale siciliano. Con tale finalità ha organizzato, il 18 e 19 novembre dello scorso anno, un primo convegno ad Agrigento durante il quale sono stati approfonditi aspetti storici e antropologici, e sabato 6 maggio un secondo convegno, a Cefalù, durante il quale verranno valutate le qualità nutrizionali e tecnologiche delle farine e delle semole di grani duri Siciliani. Interverranno Laura Gazza del Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (CREA-QCE) che parlerà della qualità nutrizionale e tecnologica, Giuseppe Russo, del Consorzio di Ricerca “G. Ballatore” che riferirà sui percorsi di valorizzazione in atto e Dario Cartabellotta, Dirigente Generale del Dipartimento Pesca del Mediteraneo che svilupperà gli aspetti legati all’agrobiodiversità.
Al Convegno parteciperanno gli allievi di diversi Istituti Albeghieri partecipanti al Concorso, indetto dall’Accademia in collaborazione con il Consorzio di Ricerca G. Ballatore. Il Concorso ècentrato sulla progettazione e realizzazione di prodotti gastronomici nelle categorie delle paste, dei prodotti da forno e dei dolci e dessert aventi come riferimento base i grani duri siciliani.