Fra Frank Cascio e Paul Baccaglini, cresce il numero di ex possibili acquirenti rosanero. Si parla di tre cordate interessate. Ma questo closing è davvero possibile?
Era il lontano Agosto 2011 quando Maurizio Zamparini, nel post partita di Palermo – Fenerbahce, dichiarò per la prima volta alla stampa la volontà di andare via dal Palermo calcio. Nella rabbia del momento, a causa dei fischi della tifoseria presente allo stadio, Zamparini dichiarò <<io penso che sia l’ultima giornata di presidenza di Zamparini a Palermo perchè Zamparini a Palermo puzza..>>. Eppure quella notte meditò e decise di restare. Da allora in avanti Zamparini ha più volte espresso la volontà di lasciare la società ad un nuovo acquirente, senza però mai raggiungere l’obiettivo. Siamo giunti all’undici di Agosto del 2017 e Zamparini non è più presidente del Palermo, ma comunque rimane il proprietario dello stesso. Ebbene si, sono già passati 6 anni, sei anni di poche gioie e molti dolori per i tifosi rosanero, ma lui è ancora qui.
Il primo ad aver tentato l’assalto alle azioni della società di Viale del Fante è stato l’imprenditore italo – americano Frank Cascio. Più o meno un anno fa Frank Cascio sbarcava a Palermo assediato dai giornalisti, ai quali dichiarò un “forza palermo” distensivo, che diede fiducia ai tifosi, delusi dopo una campagna acquisti che si rivelò di lì a poco suicida. Ma i sogni, nell’era di Zamparini, durano poco:<<Non commento l’offerta di Cascio. In realtà non sono mai arrivate le garanzie da parte sua e della sua cordata>>, sentenziò l’imprenditore di Vergiate ai microfoni di LiveSicilia. Eppure il nome di Frank Cascio è tornato di attualità nel mese di Luglio, con una trattativa che potrebbe essere rimessa in piedi. Al momento di Frank Cascio non si hanno notizie se non alcuni discutibili post su facebook riguardanti la tifoseria e le contestazioni delle ultime settimane. Il tempo ci darà le risposte.
Dopo Frank Cascio, le luci della ribalta si spostarono sulla trattativa con la cordata cinese.
Mesi e mesi di dichiarazioni rassicuranti di Zamparini che dava l’affare in fase avanzata. Zamparini continuò a sostenere che era sua volontà chiudere entro l’anno. Eppure molti operatori del settore e molti personaggi del mondo del calcio non erano così convinti, non ci credevano granché. A distanza di qualche mese, risultano profetiche le parole di Delio Rossi, il quale al GDS dichiarò <<Zamparini non cederà la società, a mio avviso. Nonostante le sue dichiarazioni di cessione ai cinesi, credo che non voglia cedere il Palermo>>. Rossi aveva ragione, la trattativa fallì ed annegò nei meandri del Mar Giallo, a fare compagnia ai pesci orientali.
Quest’anno però il closing sembrava cosa fatta. Tutti ricordiamo la conferenza stampa nei primi di Marzo in cui era presente il “nuovo” presidente del Palermo, colui che nei progetti di Zamparini rappresentava il futuro, ovvero Paul Baccaglini. Fu lo stesso Baccaglini, nella conferenza stampa di presentazione a definire Zamparini <
Zamparini recentemente ha parlato di tre cordate interessate al Palermo ma l’operazione closing, visti anche i numerosi precedenti, non pare cosa facile. Sicuramente le vicende legate alle indagini della procura e la situazione economica della società di Viale del Fante costituiscono un fattore limitante, ai quali si aggiunge la richiesta, da parte di Zamparini, di un progetto serio per stadio e centro sportivo che dia garanzie di sviluppo alla società. La sensazione è che i possibili acquirenti stiano tutti un pò alla finestra ad aspettare sviluppi della vicenda e soprattutto del campionato dei rosa. Una pronta risalita in Serie A del Palermo potrebbe in un certo qual modo rendere la società più appetibile ai compratori e facilitare le trattative. Chi vivrà vedrà!
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