Abbraccio
con rapide occhiate quest’orizzonte
gemente sotto un’acida pioggia
di gocce infamate d’inverno
e subito un senso d’infinita tortura
opprime il mio cuore
incapace di lenire i miei turbamenti
e ardente di smorfie dedicate a se stesso
per non sapere come farmi fuggire dalle mie angosce
E cammino solitario e impotente
nel ticchettio ostile di quegli scrosci
con gli occhi assorti nella malinconia
a cercare qualcuno con cui condividere
la mia fame di vita
.
Cesare Moceo @
Tutti i diritti riservati
Foto di Cristina Mencarelli