“Quando la creatività incontra e abbraccia la passione, anche una pianta, un fiore, possono diventare un’opera d’arte”.
Questo è il messaggio che Giuseppe Drago, giovane fiorista cefaludese, intende recapitare ai lettori di Cefalunews, in seguito alla sua esperienza formativa maturata presso la scuola “LABORATORIO IDEE” di Milazzo.
Era gennaio 2015 quando Giuseppe decise di intraprendere la strada da fiorista e si mise alla ricerca di una scuola presso la quale potesse apprendere tutto quello che c’era da imparare per diventare un professionista del settore; fino a che riuscì ad imbattersi nel programma di Peter Hess, promosso dalla scuola “Laboratorio Idee” con sede a Milazzo, avente come insegnante Vincenzo Antonuccio. Tale scuola proponeva un corso di formazione suddiviso in 18 moduli, ciascuno dei quali veniva conseguito presso sedi diverse ed alcune anche estere, tra le quali Russia (INTERNATIONAL FLOREL-DESIGNER SCHOOL NICOLE, a cura di Marina Bulatova), Svizzera (ATELIER- 5, a cura di Peter Hess) e Singapore (NOBLEMAN SCHOOL OF FLOREAL- DESIGNER, a cura di Anson Low).
“Ciascuna di queste città – spiega Giuseppe – racchiude una storia ed una cultura tali da riflettersi, in modo del tutto magico, nell’ambiente circostante ed io e i miei colleghi abbiamo avuto la fortuna di apprendere come questa realtà coinvolga anche il nostro mondo”, sottolineando come lo stesso andasse ben oltre la creazione della semplice composizione floreale alla quale siamo abituati.
Giuseppe è appena tornato da Singapore, ove si è svolto il suo ultimo corso estero. “Il corso è durato 7 giorni e per tutta la durata dello stesso – racconta Giuseppe – ho fatto sì che nessuna nozione fosse spiegata invano. È come se ogni parola, ogni precisione, ogni raccomandazione fosse un mattone in più che si aggiungeva alla costruzione del nostro patrimonio culturale, accrescendo con esso, anche il bagaglio di esperienze”.
“Un aspetto importante che ha suscitato in me particolare attenzione è stata la profonda spiritualità che accompagna il popolo orientale, in nome dell’Ikebana”. L’ikebana, infatti, rappresenta un’arte molto antica che, nel corso del tempo, si è trasformata da un’iniziale offerta agli Dei ad un’espressione artistica che pone le sue radici nel mondo dei fiori, delle erbe e delle piante. Tecnicamente consiste in una composizione di rami, fiori e foglie, i quali vengono disposti secondo un sistema ternario, ove i tre elementi floreali principali rappresentano rispettivamente cielo, terra e mare.
“Ciascuno di questi elementi deve equilibrarsi come l’universo con le sue forze; ecco perché gli orientali si servono di tali composizioni: l’armonia che essi riescono a riprodurre attraverso l’Ikebana si riflette inevitabilmente nell’ambiente circostante e poi, conseguentemente, anche nella loro vita”.
Durante la sua permanenza, Giuseppe ha potuto apprendere non solo diverse tecniche, attraverso l’utilizzo di materiali nuovi ed una conoscenza più specifica dei colori, ma anche la capacità di creare delle opere nei quali si riflettessero quei giardini botanici, tipici zen, che si ripropongono per le strade di Singapore, ove mente e spirito si fondono in un’unica essenza.
Ciascuna di queste composizioni ricrea l’idea dell’armonia e del relax attraverso l’utilizzo di quattro elementi fondamentali, i quali l’idea della terra, del mare, delle rocce e della flora.
“È inutile ribadire l’enorme differenza che intercorre tra il mondo Occidentale e quello Orientale. Quest’ultimo è inevitabilmente improntato su un’idea di vita che si basa prettamente sull’essenza che la caratterizza, noi occidentali, invece, siamo più legati alle apparenze, al bello “senza bellezza”, ove tutto è uguale e frutto di un’omologazione sociale”.
A tale viaggio, adesso, si susseguirà un’altra meta quale Roma, ove saranno previsti gli ultimi due incontri ed un esame finale che permetterà ai partecipanti di conseguire il diploma di floral-designer, riconosciuto in tutto il mondo.
Quello di Giuseppe, dunque, è stato molto più di un semplice corso di formazione: qui ha investito tempo, denaro e sacrifici, tutti ripagati da esperienze uniche e conoscenze che vanno al di là del suo lavoro. La passione di Giuseppe è palpabile in ogni sua singola parola e ciò, inevitabilmente, si riflette nelle sue opere che potrete visionare già presso il negozio che gestisce con la famiglia, quale il Giardino delle Rose, che si trova in Via Roma 36.
Lasciatevi sorprendere da un nuovo modo di proporre l’arte floreale attraverso un design ricco di innovazione e culturale, fatto di passione, amore e tanto studio.