Si è concluso l’Educarnival di Palermo, giunto alla IV edizione. La manifestazione, realizzata da USR di Sicilia, Comune di Palermo, Cral Istruzione e Ambito territoriale della provincia di Palermo, coinvolge tantissime scuole di ogni ordine, grado e indirizzo e quest’anno ha proposto come tema “Arte, sapori e immagini del Mediterraneo”.
Il Liceo artistico di Cefalù ha partecipato con il progetto “Il carretto in scatola”, una maschera di gruppo raffigurante i temi decorativi dei carretti siciliani e la vita dei carrettieri, fra trasporto di botti e gioco a carte e per il quarto anno ha portato a casa il premio “Gruppo maschera più sostenibile”: è importante sottolinearlo, perché questo progetto d’Istituto si propone annualmente molteplici obiettivi.
Innanzi tutto, la creazione di una didattica per classi aperte, nell’ambito della quale, per un periodo di tempo, si altera il regolare flusso delle lezioni per creare nuovi spazi didattici all’interno dei numerosi laboratori, dove i ragazzi delle varie classi e dei diversi indirizzi possono incontrarsi, scambiare progetti e idee, interagire e creare insieme, in un rapporto di interscambio con i docenti, facilitatori e guida di nuovi apprendimenti e di nuove esperienze.
In secondo luogo, non dimenticando che il Carnevale è il momento ludico per eccellenza, bisogna sottolineare la finalità educativa della manifestazione e, in questo caso, la sensibilizzazione alle tematiche ecologiche: è per questo che il Liceo artistico di Cefalù cerca sempre di creare costumi con materiali di riuso e/o riciclo, per ridurre al minimo l’impatto ambientale.
Infine, l’obiettivo che più di ogni altro attraversa ogni attività del Liceo artistico cefaludese è quello dell’inclusione, un’inclusione a 360 gradi che coinvolge tutti e, soprattutto, i portatori di una diversa abilità, che spesso diventano maestri nella disciplina più importante di ogni scuola: la sensibilità, l’affetto puro e disinteressato, l’amore e il senso del donarsi agli altri. La scuola deve essere sempre il luogo dell’incontro tra giovani provenienti da storie diverse, da condizioni economico-sociali diverse e con abilità diverse, perché tutti nostri diversi ragazzi hanno pari dignità sociale e devono avere pari opportunità.
È per questo che il riconoscimento che ci rende più orgogliosi è il “Premio inclusione”, e cioè le numerose medaglie ricevute per i nostri alunni più delicati, che hanno dato il loro contributo alla realizzazione dei costumi e al grande corteo (nonostante la pioggia) di domenica.
Di seguito, immagini di dettagli decorativi delle scatole-carretti, delle ruote e delle botti.
Rosalba Gallà