L’utilizzo del sistema VAR prevede fondamentalmente due motivi: il primo è quello di correggere decisioni sbagliate, il secondo è quello di segnalare episodi gravi sfuggiti all’attenzione dell’arbitro in campo. Lo scopo è sicuramente quello di migliorare il gioco, di renderlo giusto ed equo senza però raggiungere il 100% dell’accuratezza in tutte le decisioni, per non distruggere quel flusso di emozioni e adrenalina di cui si caratterizza da sempre il calcio e che è reso possibile da un’azione spontanea e quasi continua del gioco. L’idea è quindi ottenere il massimo beneficio con un’interferenza minima durante la partita.
Eppure nonostante l’idea innovativa sia buona e sia mossa da un fine alto, le polemiche non mancano, specialmente perché il sistema è ancora in fase di rodaggio. Le nuove tecnologie, specie nello sport, non sono sempre viste di buon occhio e il più delle volte è molto difficile introdurle e fare in modo che vengano accettate; eppure una volta che questo ostacolo “di integrazione” viene superato, tali innovazioni rivelano un discreto successo, con la conseguente soddisfazione di tutti. È questo il caso ad esempio del tennis con il suo Hawk-eye o del poker online. In particolare quest’ultimo ha avuto difficoltà nell’introdursi in un mondo dove i casinò tradizionali erano la regola, poi però col trascorrere del tempo e soprattutto l’avanzare della tecnologia e di Internet, non solo è stato ben accettato, ma si è rivelato una vera e propria rivoluzione nel mondo del gioco online, conquistando anche gli appassionati più tradizionali e scettici.
Attualmente la grande polemica scatenatasi a seguito dell’uso del sistema VAR vede come protagonista la partita di Bundesliga disputatasi il 16 aprile tra Mainz e Friburgo. Con tutta probabilità la vicenda rimarrà nella storia in quanto si è verificato un calcio di rigore durante il riposo tra primo e secondo tempo: a pochi secondi dalla fine del primo tempo, infatti, c’è stata un’azione nell’area del Friburgo che sembrava essere stata respinta dal portiere; la partita è proseguita e l’arbitro ha fischiato la fine del primo tempo. Mentre i giocatori stavano andando verso i rispettivi spogliatoi, però, l’arbitro è stato richiamato dal sistema VAR per visionare nuovamente l’azione in quanto dal replay era ben visibile un fallo di mano del difensore del Friburgo Kempf. Il ritorno in campo è stato quindi necessario e per quanto si sia cercato di esser celeri, dopo ben 7 minuti è stato eseguito il calcio di rigore senza la possibilità di andare sulla respinta, a causa del tempo scaduto.
Ovviamente le polemiche si sono estese non solo all’arbitro ma soprattutto al sistema del VAR, anche se spezzando una lancia a suo favore, è anche vero che se quest’ultimo non ci fosse stato, il rigore giustamente da assegnare e non fischiato, sarebbe stato poi successivamente oggetto di critiche a fine partita. Il sistema VAR quindi ha sicuramente avuto un impatto positivo correggendo molte decisioni arbitrali e probabilmente per essere pienamente accettata, avrà solamente bisogno di un po’ più di tempo a disposizione.