Liana D’Angelo: Cefalù città immersa nell’arte

Era il 9 marzo del 2014 quando sul palcoscenico del Teatro comunale di Cefalù ha fatto il suo esordio il gruppo di «Donne in arte». A volerlo e lanciarlo l’artista Liana D’Angelo. A fare scattare «Donne in arte» l’amore e la passione per tutto ciò che è arte. «Quando si sposano in un unicum armonico, legando molteplici professionalità, sorge oserei dire spontanea la gioia di poter condividere con il pubblico la purezza e l’intensità di questo connubio». Liana D’Angelo è nata a Cefalù. Agli studi classici ha unito lo studio del pianoforte al conservatorio di Palermo, dove ha conseguito il diploma. Si è perfezionata alla scuola del maestro Vincenzo Mannino. Ha modellato la sua vita attorno all’amore per la musica e ha continuato i suoi studi laureandosi in lingue e letterature straniere. Compagna fedele, nel suo viaggio, alla ricerca costante di se stessa, è sempre stata la passione per la scrittura. «Raccontare emozioni, stati d’animo, costruire storie mi rendono libera: libera di percorrere le strade infinite della vita senza limiti di tempo e di spazio». Al suo attivo numerosi concerti come solista e in diverse formazioni da camera. E’ maestro accompagnatore di cori e di cantanti solisti. Fa parte della Corale “Maria Elisa Di Fatta” dell’Associazione siciliana musica per l’uomo. E’ punto di riferimento per la formazione musicale di tanti giovani.

Perchè hai dato vita a  «Donne in arte»?
Sono fermamente convinta che a Cefalù ci sia un pullulare vitale di fermenti artistici e culturali senza confronti. In ogni direzione si percepisce forte il desiderio di portare avanti con determinazione le proprie energie, costruite con impegno e dedizione».

Qual è il filo artistico che lega i diversi spettacoli che hai avuto modo di portare sul palcoscenico?
L’amore per la mia terra e il mistero che avvolge la vita. Ogni spettacolo è voglia di raccontare questo legame con la nostra terra ma anche desiderio di intrecciare i fili che legano questo amore con la tradizione, la cultura, la storia. Il palcoscenico diventa il luogo che racconta le nostre speranze, i nostri palpiti di vita, i nostri desideri di un futuro sempre milgiore.

E qual è il legame fra Cefalù, Donne in arte e Zannellart.
Direi l’arte. Cefalù è una città immersa nell’arte. In questa città le donne vivono una dimensione artistica straordinaria che molte volte si finge di non vedere. Il sogno di una Cefalù città del dialogo, che ha animato Nando Zannella, continua con un cartellone artistico che diventa sempre di più occasione di crescita per una città fatta di partecipazione e rispetto della persona nella ricerca delle nostre origini e nella valorizzazione di queste tradizioni storiche che hanno fatto e continuano a tenere in vita Cefalù. Un grazie va a quegli artisti e a quelle artiste che ad oggi hanno tenuto alto il nome di Cefalù offrendo il proprio contributo per il cartellone di ZannellArt.

In questi quattro anni di vita sul Palcoscenico dello ZannellArt il gruppo di Donne in arte ha creato legami Cefalù e gli artisti siciliani.  Qual è l’obiettivo.
L’arte e lo spettacolo hanno sempre creato dialogo fra artisti senza distinzione di nazionalità. Cefalù sarà sempre più città d’arte se riuscirà a creare spazi di dialogo artistico dove valorizzare i nostri artisti nel confronto con l’arte di tutto il mondo. Voglio profittare di questo spazio per ringraziare gli artisti che ad oggi hanno calpestato il palcoscenico dello ZannellArt. Noemi Amico, Alma Blanco, Agata Cassata, Giuliano Cassataro, Margherita D’Amico, Michela D’Angelo, Vittoria D’Angelo, Caterina Di Francesca, Barbara De Gaetani, Giusy De Pasquale, Maria Laura Galbato, Donatella Gugliuzza, Deborah Marguglio, Cinzia Matassa, Patrizia Milazzo, Margherita Neri, Carlo Rinaldo, Ester Katia Stimolo , Giada Testa, Simona Testa. Un grazie va anche a Salvo Randazzo che sarà con noi nello spettacolo del 19 maggio. 

Per il futuro?
Viviamo di emozioni culturali ed artistiche. Donne in arte continuerà a percorrere la strada del dialogo culturale. ZannellArt terrà sempre aperta la porta del confronto con gli artisti siciliani e non solo. Ritengo sia il modo migliore per continuare a far sognare Cefalù. Un sogno che spinga tutti all’impegno, alla partecipazione, alla difesa di quelle tradizioni che hanno fatto la nostra storia, la storia del popolo cefaludese e del popolo siciliano. 

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