«Sono d’accordo con il presidente Crocetta che questa nuova rete ospedaliera non va bene e che non si possono depotenziare i territori che hanno già subito importanti tagli di servizi. Lo sono ancor di più quando ad essere depotenziato è il primario diritto alla salute dei cittadini colpendo un ospedale che ha meritato sul campo di essere rilanciato e non offeso». Lo dice il sottosegretario Simona Vicari che rivela di essersi recata a Roma, al Ministero della Salute, con il direttore dell’ospedale, alle prime indiscrezioni, che mettevano in dubbio il futuro della struttura. «Il presidente Crocetta – ricorda la senatrice – a fine 2013 ha approvato una delibera di Giunta, supportata dall’allora assessore alla salute Lucia Borsellino, che ridisegnava la nuova Fondazione Giglio, riconoscendo a Cefalù un indirizzo oncologico e non solo. Lo scorso 3 agosto, invece, il suo assessore alla salute presentava, a Roma, probabilmente a sua insaputa, viste le recente dichiarazioni, una rete ospedaliera dove tutto quello che era stato programmato, dalla stessa sua Giunta, per il Giglio, veniva cancellato». La senatrice consiglia a Crocetta, prima di arrabbiarsi con i sottosegretari che osano criticare queste scelte, «di informarsi con il suo assessore, chiedendo lumi sui criteri, spero, meritocratici e tecnici utilizzati per disegnare l’assistenza sanitaria in Sicilia. Gli saremo grati non solo noi ma anche tutti i direttori che guidano la sanità». Simona Vicari aggiunge di essere dispiaciuta nel leggere «questo costante ribaltamento di responsabilità nel Ministero alla Salute che con il decreto DM 70/2015, più conosciuto come decreto Balduzzi, detta le linee da seguire, in tutta Italia, lasciando alle Regioni di attuarle – si auspica – con razionalità e ripeto giusti criteri».