E’ finita, finalmente è il caso di dire, si è conclusa questa tornata elettorale, dopo una campagna elettorale abbastanza tranquilla, direi quasi soporifera, che soltanto nelle ultime ore ha assunto i contorni di una “vecchia campagna elettorale” (di cui quasi ormai abbiamo nostalgia, considerando che la maggior parte dei politici non ha più il coraggio di salire su un palco e confrontarsi con i cittadini) quando i candidati non se le mandavano a dire, e dal palco sciorinavano le loro arringhe , novelli Cicerone, enfatizzando il tono della voce in modo da fare sembrare un proclama anche la più banale delle frasi, con il solo scopo di strappare applausi e urla di approvazione che, in un soltanto virtuale applausometro (sensibilissimo tra l’altro) dovevano superare di parecchi decibel il risultato degli avversari.
Ma tant’è, negli ultimi anni simili sensazioni si possono provare solo in occasione delle amministrative locali, e solo quando vi partecipano candidati capaci di parlare a braccio arringando la platea, e che non si limitino a leggere pedissequamente il compitino scritto in bella copia – carattere verdana o arial dimensione 18pt. per risolvere anche i problemi di presbiopia.
E qui da noi, fortunatamente, questo animatore di folle esiste, ed ha un nome e cognome, Angelo Tudisca, sindaco uscente, (non me ne vogliano tutti gli altri che comunque si sono impegnati, ma Angelo è Angelo) che con i suoi interventi, è riuscito ogni volta ad alzare la temperatura del confronto. Un po’ di speranza di seguirne le orme oratorie l’hanno data i due candidati Sindaci (Miceli e Tita) negli ultimi comizi (forse all’inizio dovevano prenderci la mano).
Non entro nel merito dei contenuti dei discorsi, del valore politico, della capacità di conquistare consenso, di chi fosse più o meno credibile, per quello ci ha pensato la popolazione con il suo voto, il mio parere non conta niente e quindi me lo tengo per me
Per il resto, tutto nella norma, quasi routine, con il solito rincorrersi di candidati, di pedinamenti notturni, di sguardi in cagnesco, di movimenti in gruppo, di cene (o meglio mangiate) organizzate con la scusa di programmare la campagna elettorale, che comunque sempre mangiate rimangono (e questo è un bene), le ore di spiegazione, in particolare agli elettori più anziani, di come si vota, di scrivere bene il nome o il cognome, con il terrore di perdere per un voto annullato per errore di ….stampa.
Oggi ci siamo svegliati con i vincitori e i vinti, ad entrambi va il mio personale plauso, per avere consentito l’esercizio della più democratica delle funzioni, l’espressione del volere popolare attraverso il voto.
Ah, che bello potere scrivere sulla scheda il nome della persona a cui dare il proprio consenso, quasi ce lo stavamo dimenticando, a causa di leggi elettorali che (a livello di elezioni politiche e amministrative di livello superiore) dietro una falsa giustificazione di trasparenza ci hanno tolto anche questa possibilità, ma speriamo che il nuovo governo, finalmente composto da forze politiche che nel bene o nel male hanno avuto il consenso dei cittadini, (ed era ora) riesca a portare ed a fare approvare in parlamento una nuova e più giusta legge elettorale.
Vincitori e vinti, dicevo, da oggi si apre una nuova parentesi, con la speranza che le piccole ruggini prodottesi durante la campagna elettorale piano piano vengano coperte da una vernice nuova che non serva solo a nascondere sotto una patina luccicante il livore, qualche piccolo rancore, ma che serva davvero a dare nuova luce al nostro paese, che non è certo il migliore dei posti dove vivere, ma non è neanche il peggiore.
In conclusione, mi congratulo con il vincitore e gli auguro di potere lavorare in serenità con tutta la sua squadra per i prossimi 5 anni e che possa attuare il proprio programma nell’interesse del paese e della popolazione (si dice sempre così), proseguendo il cammino intrapreso dal Sindaco uscente Avv. Angelo Tudisca, del quale rappresenta la continuità e che comunque sarà presente nella nuova giunta.
Ai vinti va il mio personale plauso per avere consentito, con il loro impegno, l’esercizio della democrazia, e le mie congratulazioni per il buon risultato ottenuto.
Auguro loro di svolgere il proprio ruolo di opposizione in maniera costruttiva e con coscienza, sempre nell’interesse della collettività.
Ai cittadini come me, che hanno partecipato alla competizione con ruoli diversi, auguro di ritrovarci, in piena salute fisica e mentale, tra 5 anni, e che il Buon Dio ci dia la forza e la pazienza, di (sopportare) affrontare l’ennesima competizione elettorale.
Buona vita a tutti, viva l’Italia, viva la Sicilia, viva Tusa.
In bocca al lupo e buon lavoro al neo Sindaco Luigi Miceli e ai suoi collaboratori.