Il Brasile non fa scherzi e passa il turno al Mondiale in Russia come primo del girone E. I verdeoro, pur soffrendo per buona parte del secondo tempo, hanno battuto 2-0 la Serbia con un gol per tempo. Vantaggio firmato al 35′ da Paulinho con un inserimento centrale assistito alla perfezione da Coutinho. Alisson nega il pari ai serbi nella ripresa, poi Thiago Silva al 68′ chiude i giochi sugli sviluppi di un corner. Agli ottavi il Messico.
Il massimo risultato col minimo sforzo. Il Brasile ancora una volta non ha entusiasmato, ma contro la Serbia è bastato blindare la porta di Alisson – non senza difficoltà – per far fruttare al massimo le amnesie difensive degli avversari. Un gol per tempo, arrivato con un’accelerazione improvvisa il primo e sugli sviluppi di un calcio piazzato il secondo, con Paulinho e Thiago Silva. Gli “operai” sugli scudi, mentre i giocolieri offensivi hanno fatto intravedere il proprio potenziale, ma nascondendolo ancora agli occhi dei più. E’ bastato per vincere il girone con un 2-0 senza discussione che regala il Messico agli ottavi di finale.
La delusione semmai è arrivata ancora una volta dalla Serbia. Combattiva solo per dieci dei venti minuti iniziali del secondo tempo, ma mai veramente in grado di seminare il panico nella fase difensiva verdeoro pur con le incertezze di Fagner e l’infortunio precoce di Marcelo. Nonostante una formazione offensiva e tecnica, con Milinkovic-Savic e Matic nei due di centrocampo e tre mezze punte dietro Mitrovic, la Serbia ha saputo solo sfiorare le certezze del Brasile, graziando Alisson in una serata meno attenta del solito. Poco male per la Seleçao, trascinata dalla voglia di fare confusionaria di Gabriel Jesus e Neymar, ma illuminata dalla classe dell’uomo in più di questo Mondiale, quel Coutinho che quando non segna, fa segnare. Al 35′ del primo tempo il guizzo vincente: palla col contagiri tra i due centrali serbi per Paulinho bravo a scappare alla copertura di Matic, pallonetto docile e vantaggio. Tutto troppo semplice.
Il momentaneo pareggio della Costa Rica sull’altro campo contro la Svizzera a inizio ripresa ha acceso l’orgoglio della Serbia, ma la confusione generata in area dai movimenti di Mitrovic e dai tempi di Ljajic non ha portato al pari della speranza, così come il destro a lato di Milinkovic-Savic. Lampi, fumo e poco arrosto anche dopo l’erroraccio di Mitrovic di testa su mezza papera di Alisson. A mettere tutti d’accordo facendo calare il sipario sul gruppo ci ha poi pensato Thiago Silva svettando sul primo palo da un corner di Neymar per la ciliegina sulla torta e una ventina di minuti finali abbondanti al risparmio. Il torneo è lungo e la versione migliore del Brasile ancora non si è vista. Tempo scaduto, invece, per la Serbia.
IL TABELLINO
SERBIA-BRASILE 0-2
Serbia (4-2-3-1): Stojkovic 6; Rukavina 5,5, Milenkovic 5,5, Veljkovic 5, Kolarov 5,5; Matic 5, Milinkovic-Savic 5,5; Tadic 6, Ljajic 5,5 (30′ st Zivkovic 5,5), Kostic 5,5 (38′ st Radonjic sv); Mitrovic 5 (45′ st Jovic). A disp.: Rajkovic, Dmitrovic, Tosic, Milivojevic, Spajic, Ivanovic, Prijovic, Rodic, Grujic. Ct.: Krstajic 5,5.
Brasile (4-2-3-1): Alisson 5,5; Fagner 5, Thiago Silva 6,5, Miranda 6, Marcelo sv (9′ Filipe Luis 6); Paulinho 7 (21′ st Fernandinho 6), Casemiro 7; Willian 6, Coutinho 6,5 (35′ st Renato Augusto sv), Neymar 6,5; Gabriel Jesus 6. A disp.: Ederson, Cassio, Geromel, Marquinhos, Fred, Firmino, Taison. Ct.: Tite 6,5.
Arbitro: Faghani
Marcatori: 35′ Paulinho, 23′ st Thiago Silva
Ammoniti: Ljajic, Matic, Mitrovic (S)
Espulsi: nessuno