Il Comando di Polizia Municipale del comune di Cefalù ha tre persone formate alla contestazione delle infrazioni in materia ambientale e il Municipio affida un servizio di vigilanza ambientale ad un’associazione per 5.144 euro. La denuncia arriva dai consiglieri di opposizione che fanno capo al gruppo “Cefalù terzo millennio” ed è contenuta in una loro interrogazione sottoscritta e presentata al sindaco di Cefalù.
Tutto comincia il 29 maggio scorso quando il Responsabile Settore Ambientale e Sicurezza sui luoghi di lavoro del Comune di Cefalù approva una convenzione per la realizzazione del servizio di vigilanza ambientale. Viene affidata all’Associazione Laboratorio Verde di Fareambiente e vi s’impegna la somma di 5.144 euro. Alcuni passaggi non convincono, però, i consiglieri di opposizione. A fare scattare i dubbi il fatto che la convenzione pubblicata all’albo pretorio del Comune di Cefalù non è identica a quella firmata e sottoscritta dalle parti e consegnata brevi manu al consigliere Greco Carmelo che ne ha fatto richiesta. Il “Comando di Polizia Municipale” presente nella convenzione pubblicata viene sostituito con “settore ambiente, sicurezza sui luoghi di lavoro” nella convenzione firmata e sottoscritta. Il fatto non convince il consigliere Carmelo Greco che il 21 agosto rivolge alcune domande al Responsabile del Servizio finanziario. Si scopre che il comando di Polizia municipale non ha mai autorizzato l’utilizzo della somma stanziata e che lo stesso comando ha al suo interno tre unità preposte all’accertamento ed alla contestazione delle infrazioni in materia ambientale. Dalle risposte che arrivano dal Municipio al consigliere Greco si scopre che il Comando di Polizia Municipale non conosce in quali giorni l’Associazione presta i suoi servizi e quali itinerari copre sul territorio comunale. Fatti gravissimi che fanno scattare l’interrogazione.
I consiglieri comunali di opposizione adesso vogliono sapere dal Sindaco per quale motivo il Comune di Cefalù ha stipulato una convenzione con una associazione , a cui versa denaro dei contribuenti, senza tener conto che il Comando di Polizia Municipale ha tre unità formate alla contestazione delle infrazioni in materia ambientale. Gli stessi consiglieri vogliono sapere per quale motivo la convenzione sottoscritta è difforme da quella pubblicata all’albo pretorio del Comune di Cefalù.