Non voglio assolutamente impiccarmi ai numeri, se non quello legato al 3%” di deficit-pil, “abbiamo dato le garanzie che non si supera il 3%”. Lo ha detto il vicepremier Luigi Di Maio, intervenuto a Porta a Porta su Rai1, il quale ha tuttavia aggiunto: “conosciamo benissimo gli effetti sui mercati, quindi tutto quello che stiamo facendo lo stiamo facendo tenendo in sicurezza i conti, però non sono più i numeri la mia preoccupazione principale”. Ora, per il vicepremier, è il momento di “misure che facciano crescere l’economia per ridurre il debito”. Di Maio ha ribadito che con “Macron la Francia ci ha dimostrato che questi dogmi sono superati”. “Noi – ha detto ancora – non vogliamo far saltare i conti o far impennare lo spread”. E poi: “A me dispiace ci si parli di decimali, quando i decimali sono un punto di arrivo e non di partenza. Noi in maniera decisa con questa manovra avremo abolito la povertà, quando porteremo le minime a 780 euro al mese e le persone posso avere un programma di reinserimento che è il reddito di cittadinanza, allora noi abbiamo creato un impatto culturale nella nostra società diverso”. “Tutte quelle persone che vivono in uno stato di umiliazione – aggiunge – finalmente potranno cominciare a camminare a testa alta, questo è l’obiettivo assieme alla flat tax e il superamento della Fornero”. “Se nota Def non coraggiosa non avrà voti M5s” “La nota al Def deve essere votata dal Cdm e dal Parlamento. Una nota al Def ‘non coraggiosa’ e senza reddito di cittadinanza, pensione di cittadinanza, quota 100 Fornero, risarcimento dei truffati dalle banche non avrà i voti del M5S”, ha poi dichiarato, secondo quanto si apprende, il vicepremier Luigi Di Maio alla riunione coi ministri 5 Stelle.