Parte «Le vie dei tesori». Chiese arrampicate sulle antiche mura, oratori segreti e cupole maiolicate. Antichi ricoveri e piccoli musei. E solo domenica aprono i siti della Regione. 110 tour condotti da esperti, i bambini accolti nei gazebo, un concerto per PianoCity. Alle spalle di via Lincoln, corrono ancora le mura antiche, dentro cui si nascondeva la città. E arrampicata lassù, nascosta, inedita, c’è uno dei segreti meglio conservati: la chiesetta di Santa Venera sulle Mura della Pace. Che ha già un nome bellissimo ma che è una vera sorpresa, visto che è “vergine”, meravigliosamente incompleta, piccolo spazio sacro che non è stato mai toccato dai decoratori. Come una tavolozza in attesa. È una delle 43 chiese – ma anche cripte e oratori – che spesso si aggiungono il sabato e la domenica alla lista già lunghissima dei siti aperti da Le Vie dei Tesori, tutti con un unico coupon da 1 euro. Santa Venera è tra queste, ma anche la chiesa dei Tre Re, voluta da una confraternita poverella di venditori di frutta secca: abbandonata, recuperata e ri-dimenticata, nasconde resti di affreschi di Vito D’Anna, abbastanza in alto da non rischiare ferite. Anche la Cappella dei Falegnami – legata a Le vie dei Tesori sin dalla prima ora – è splendida, un tripudio di puttini e festoni e nasce come oratorio barocco dell’attiguo ex convento dei Teatini; e così pure la Chiesa dell’Assunta, anch’essa nata come cappella del monastero carmelitano: nacque quando il duca di Montalto, Antonio Aragona Moncada, e la moglia Juana de Cerva furono colti da vocazione monastica. Si ritirarono nelle celle, ma le vollero affrescate dal Borremans.
Il viaggio per chiese potrebbe continuare all’infinito, ma è tempo di cogliere l’opportunità di visitare, soltanto questa domenica (la prossima sarà l’ultima, il 4 novembre), i siti della Regione: l’itinerario tocca prima la Zisa e poi la Cuba, autentici sollazzi dei sovrani normanni nel cuore del “Genoardo”; poi devia per San Giovanni degli Eremiti. Da qui raggiunge il Castello a Mare, voluto dagli arabi e conservato nei secoli; quando si pensò di abbatterlo, nel 1923 si sollevò un’intera città e dovettero desistere. Il Castello sarà anche protagonista di un’inedita passeggiata pensata per grandi e piccini insieme (da prenorare su www.leviedeitesori.it). Andiamo per musei: l’archeologico Salinas che conserva la Pietra di Palermo con l’elenco di 15 faraoni, a cui fanno la guardia inossidabili tartarughe acquatiche; l’Abatellis dove tra i tanti capolavori, bisogna rendere doveroso omaggio all’Annunziata che presto sarà il cuore della grande mostra su Antonello da Messina; palazzo Mirto con gli arredi perfettamente conservati, e il museo d’arte contemporanea RISO che ospita anche un’antologica su Croce Taravella. Solo domenica (ma per tutti e cinque i weekend) saranno aperti Villa Malfitano con il suo parco; l’ex ospedale Fatebenefratelli con l’immenso affresco del Novelli; lo sfarzoso Palazzo Comitini con la sua poco conosciuta collezione di arte contemporanea.
PianoCity e Le Vie dei Tesori insieme – domenica alle 19 a Palazzo De Gregorio, presentano un concerto interamente dedicato a Chopin, della pianista Eliana Grasso, e uno a Schumann, eseguito da Francesca Bandiera. Ingresso libero. Ma se volete scoprire i segreti del palazzo dove sbocciò l’amore tra l’ammiraglio Nelson e lady Hamilton, dovrete per forza tornare: sarà infatti aperto alle visite soltanto nel secondo e nel quarto sabato de Le Vie dei Tesori (13 e 27 ottobre).
Tra i 18 luoghi su prenotazione – e parecchi sono già sold out – c’è sicuramente il Grand Hotel Piazza Borsa che, pochi lo sanno, fu edificato sui resti di un convento secentesco: si visita solo la domenica, come anche lo Stand Florio che, dopo decenni di abbandono, sta lentamente riaffiorando e si visita a cantiere aperto. Lo disegnò Ernesto Basile per i nobili rampolli che si dilettavano con il tiro al piccione. Il restauro lo riconsegnerà come caffè letterario. Questo fine settimana aprirà le porte anche il carcere Ucciardone con la sua visita teatralizzata condotta dai detenuti, ma è già sold out da giorni. Prenotazioni: www.leviedeitesori.it
ITINERARIO CONTEMPORANEO. Aperti dalle 19 alle 22 anche i luoghi dell’Itinerario Contemporaneo, curato da Paola Nicita, tra palazzi antichi, manifatture d’epoca e case studio. Dai Magazzini di tessuti Parlato con il progetto di Isabella Ducrot, a Palazzo Oneto di Sperlinga, con le mostre dei giovani studenti dell’Accademia di Belle Arti, e “Marco Cavallo” degli ospiti della Casa Terapeutica assistita (CTA) Karol. Poi gli studi d’arte: Casa Spazio con le proposte dei colleghi marchigiani di Casa Sponge, Le Mosche con le sue “indagini” sul corpo, e Minimum Studio.
Continua l’esperienza sensoriale di Palazzo Asmundo: venerdì e sabato alle 19 aperitivo tra le collezioni storiche oppure alle 21, cena di gala vista Cattedrale che guarda alla cucina dei monsù. Prenotazioni: www.leviedeitesori.it
LE PASSEGGIATE. Sabato e domenica sono i giorni dedicati alle passeggiate de Le Vie dei Tesori. E sono tantissime, tutte interessanti e curiose. Domenica, per esempio, si può partecipare ad un trekking che porterà a quota 1000 mt nella Valle delle Neviere oppure fermarsi più vicino e scoprire i segreti liberty di Mondello. Ci si divertirà a cercare i vicoli dove esercitavano le “donne di malaffare”, ma anche a rintracciare i segni di quando nel cuore di Palermo esisteva una fortissima comunità ebrea. Tutte le passeggiate si prenotano sul sito www.leviedeitesori.it
KIDS… ACCOMPAGNATI DA LIO. Sarà un simpatico elefantino nano, LIO, a accompagnare i bambini de Le Vie dei Tesori, nelle speciali visite guidate su misura in collaborazione con Babyplanner.it. Cinque luoghi dove le famiglie con bambini saranno assolute protagoniste, con ingresso prioritario, una family card dedicata, giochi di enigmistica e una caccia al tesoro – con tanto di “book” che ogni bimbo potrà riempire, divertendosi e imparando – alla chiesa dell’Origlione, Palazzo Asmundo, Teatro Biondo, Archivio comunale ed ex Mulino di Sant’Antonino. Nelle piazze Castelnuovo, Marina, Bellini e Verdi, ci saranno 4 gazebo dove bambini e ragazzi potranno partecipare a laboratori.
A Palermo Le Vie dei Tesori è la più grande manifestazione dedicata alla promozione del patrimonio culturale della città, sotto l’egida di Presidenza della Repubblica, Camera, Senato, ministero dei Beni Culturali. Quest’anno il Festival è inserito nelle manifestazioni a massimo richiamo turistico dell’assessorato regionale al Turismo, è iniziativa direttamente promossa dell’assessorato regionale ai Beni culturali, incluso nelle manifestazioni dell’Anno europeo del Patrimonio culturale e nel programma ufficiale di Palermo Città della Cultura 2018.
Le foto dei siti de Le Vie dei Tesori sono state realizzate da @Igor Petyx