Riceviamo e pubblichiamo una nota del sindaco di Cefalù sul centro nascite dell’ospedale Giglio e in risposta a quanto affermato da cinque deputati regionali di cinque stelle.
Rimango assai sbalordito e un po’ deluso nel leggere la nota diffusa dai Deputati regionali del Movimento 5 Stelle, componenti della Commissione Salute all’ARS. Non capisco in cosa trovino le mie dichiarazioni “completamente sganciate dalla realtà”. Mi sono limitato a riportare il pensiero espressomi dall’Assessore Regionale alla Salute, circa le dinamiche che girano attorno alla paventata chiusura del Punto nascite dell’Ospedale Giglio di Cefalù, che avrebbero, a Suo dire, origine dalla volontà del Ministero di applicare la normativa sul dimensionamento minimo.
Il che viene, implicitamente, confermato dai Deputati 5 Stelle, quando fanno riferimento alla “inderogabile” necessità di applicare il Decreto ministeriale Balduzzi.
Decreto predisposto nel 2012, pubblicato nel 2015 e che, tuttavia, sino ad oggi, non ha trovato applicazione con riferimento alla nostra struttura, per il riconoscimento circa la notevole importanza, per un assai ampio Territorio.
Non potendosi comprendere appieno quali esigenze legate alla logica del “cambiamento” impongono di applicare un Decreto dell’Esecutivo Monti, così pesantemente criticato dagli attuali esponenti di Governo, per i pesanti tagli operati ai servizi nei confronti dei cittadini.
L’augurio è che il Movimento 5 Stelle, in linea con le tante prese di posizione del recente passato, possa adoperarsi, a tutti i livelli, contribuendo alla battaglia per il mantenimento del Punto Nascite di Cefalù. (Il sindaco di Cefalù, Rosario Lapunzina)