La «dieta della Plastica»: ecco come funziona

La «dieta della plastica» è l’unica dieta al mondo che vi contente di mangiare di tutto e senza limite di quantità ma ad una sola condizione. Occorre portare a tavola prodotti e cibi non contaminati dalla plastica. L’esposizione a sostanze chimiche, infatti, ha una relazione diretta con l’aumento di peso. Uno studio del Centro Helmholtz per la ricerca ambientale ha evidenziato che alcuni imballaggi alimentari in plastica, quali quelli che avvolgono la carne confezionata o le verdure, sono pericolosi. I prodotti chimici che conferiscono alla plastica flessibilità e modellabilità, gli ftalati, migrano dagli imballaggi ai cibi interferendo con il metabolismo e spianando la strada al sovrappeso. Oggi si ingrassa grazie alla plastica che mangiamo senza saperlo. Di recente è arrivato nelle librerie il libro “La Dieta della plastica” di Pasquale Cioffi, un farmacista che con rigore scientifico ha affrontato il problema dell’esposizione ai veleni rilasciati dalle plastiche a contatto con alimenti e bevande confezionate. 

La «Dieta della plastica», vi consente di mangiare tutto a patto che non portiate la plastica a tavola. Per questo occorre partire da un cambiamento. Eccovi alcune piccole regole.

  • 1. Usare una bottiglia riutilizzabile d’alluminio da riempire giornalmente con l’acqua.
  • 2. Portare sempre con noi una busta di stoffa per fare la spesa.
  • 3. Comprare prodotti sfusi e non imballati, preferendo produttori locali. Per gli alimenti secchi come frutta e verdura, legumi, frutta oleosa, farine utilizzare buste di stoffa o carta più piccole. Evitare di mettere fogli di plastica negli imballaggi degli alimenti. 
  • 4. Utilizzare piatti, bicchieri, posate di alluminio, tovaglie e tovaglioli di stoffa.
  • 5. Per l’aperitivo non chiedere la cannuccia.

La Dieta della plastica fa dimagrire in pochi giorni. Ecco come viverla a tavola.

  • Colazione: Apparecchiarla con tovagliette in cotone, tazze e piattini in vetro o ceramica. Evitare merendine, biscotti, succhi di frutta confezionati. Mangiare spremute, centrifughe e frullati di prodotti freschi. Il caffè è meglio farlo con la moka oppure utilizzando cialde compostabili.
  • Pranzo e Cena. Il consiglio è di evitare posate di plastica. Impariamo a conservare i cibi sostituendo buste, pellicole e contenitori con quelli in vetro. Per una sana dieta della Plastica il problema non è cosa mangiare ma come conserviamo i cibi che mangiamo. Occorre usare il vetro per conservare le provviste. Il vetro va bene anche in frigo dove si possono conservare i resti e gli avanzi. Evitare la carta stagnola e la pellicola trasparente, troppo spesso quest’ultima a rischio DEHA, un materiale che a contatto di certi alimenti diventa tossico. 
  • Aperitivo. Occhio a cannucce monouso, piatti, bicchieri, posate e vassoi in plastica. Tutto è sostituibile con materiali più durevoli, come acciaio, carta o bambù.

 

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