Campofelice di Roccella affonda le sue radici al IX secolo. Si ha notizia dell’esistenza di un Castello di ferro alla Roccella che è stato conquistato dagli arabi nell’827. Nel territorio attorno al castello vi erano vigne, un mulino, due chiese e un casale. Con l’arrivo dei normanni (XI secolo) il territorio della Roccella è annesso alla baronia di Geraci. Le prime notizie di persone che abitano sul luogo dove è attualmente il paese risalgono alla fine del ‘600. E’ il 1699 quando il casale di “Roccella” viene fondato dal principe palermitano don Gaspare La Grutta Guccio. Su una collina dei propri possedimenti fece costruire cento case, quattordici botteghe, una fonte e una chiesa dedicata a santa Rosalia. Nel 1919 l’amministrazione comunale delibera di chiamare il paese: Campofelice di Roccella. Sulle ragioni che spinsero gli abitanti ad aggiungere il nome di Campofelice a quello già esistente di Roccella si pensa sia dovuto per velare con la beltà del nome le condizioni disagevoli e poco igieniche del luogo, centro delle risiere di malaria.
Da visitare. La Torre della Roccella. Anticamente faceva parte di un Castello che si componeva di due parti: un grande torrione ed un un corpo di fabbrica a più piani. Il torrione si è conservato intatto, mentre il corpo di fabbrica è andato quasi interamente distrutto. La Torre ha una pianta rettangolare (ed è alto venti metri. Si compone di tre piani e di una cisterna sotterranea. Il piano nobile si sviluppa in un grande salone. Dal secondo piano si arriva ad una terrazza.
La Chiesa Madre si trova in piazza. E’ stata costruita dal Principe di Roccella Don Gaspare La Grutta Guccio e dedicata a Santa Rosalia. E’ stata restaurata ed ingrandita nel 1834 col contributo di tutti i cittadini di Campofelice. Successivamente nel 1985 si è ritornati a restaurarla in quanto essa rappresenta una delle primissime costruzioni della nascita del Casale di Roccella. La facciata esterna, ben squadrata, è caratterizzata da otto lesene che l’attraversano perpendicolarmente e culminano con due torri campanili che presentano nella parte bassa due orologi sormontati da aperture rettangolari con arco. All’interno è ad unica navata. Nella parte absidale si trova un Crocifisso ligneo ai cui lati stanno quattro colonne in marmo grigio. Ai due lati della chiesa, un insieme di cappelle al cui centro sono poste delle statue in legno raffiguranti la Vergine Santissima, l’Addolorata, il Cristo, San Giuseppe col Bambino, Santa Rosalia, Santa Lucia. In prossimità della zona absidale si trovano due tondi. Uno raffigura l’Annunciazione e risale al 1700. L’altro il Battesimo di Gesù ed è un’opera contemporanea realizzata dal pittore cefaludese Giuseppe Forte.
Il Belvedere dei tramonti. E’ stato inaugurato nel 2011 alla presenza del Procuratore Nazionale Antimafia Piero Grasso. Settecento metri quadrati di terrazzo arredato con 33 panchine, due fontanelle di acqua potabile. Vi svettano tre statue raffiguranti i martiri della legalità Falcone e Borsellino ed un bambino.
La festa più importante: Santa Rosalia. Si celebra il 4 settembre. Viene preceduta da alcuni giorni dal clima festivo con le bancarelle che riempiono la strada principale. Il clou dei festeggiamenti è la solenne liturgia Eucaristica nella Chiesa Madre con il tradizionale sparo dei mortaretti e il “Giorno della Memoria” presso il monumento ai caduti. Nel pomeriggio l’evento che tutti i campofelicesi aspettano con fervore e fede, l’uscita della Santa Patrona dalla chiesa e la processione con il simulacro per le vie del paese. La serata si conclude con lo spettacolo di giochi pirotecnici.