Il campo di volo avanzato di Termini Imerese durante la 2^ Guerra Mondiale

Ci pervengono altre importanti notizie in merito all’ex campo di volo militare di Termini Imerese che “…poco prima delle nove del 31 agosto 1943, vide l’arrivo di un aereo pilotato dal Magg. Giovanni Vassallo, con bordo il Generale Giuseppe Castellano, il Magg. L. Marchesi e l’interprete Franco Montanari del Ministero degli Esteri …” ecco quanto ci riferisce il dott. Donaldo Di Cristofalo:

«Non si hanno notizie certe sull’esistenza di un campo volo in uso agli Italiani ed ai Tedeschi prima dell’arrivo degli Alleati, ma è probabile che vi fosse almeno una pista non attrezzata per usi occasionali o di emergenza. Le truppe di invasione, nella fattispecie reparti della 45^ Divisione di Fanteria statunitense, non prima di scontrarsi con unità di retroguardia della 29^ Divisione Panzer Granadier tedesca, prendono Termini Imerese tra il 22 e il 23 luglio (prima di Palermo). Il porto viene rapidamente approntato per lo sbarco di uomini e mezzi. Tra questi, una unità del genio (XII Engineer Command) che in pochi giorni appronta un aeroporto avanzato, su due piste (indicate come Est ed Ovest), in località Canne Masche (attuale Zona Industriale), verosimilmente nel tratto di piana costiera compresa tra la foce del fiume Torto e l’ex Chimed. Le piste vengono realizzate con materiale arido (pietrisco) compattato, coperto da stuoie di juta impregnata di asfalto pressate su una griglia di cavi metallici (denominata PSH). Per le aree di parcheggio e di dispersione dei velivoli si utilizzarono grelle metalliche (denominate PSP). Tale approntamento non impedisce il verificarsi di impantanamenti in occasione di intense precipitazioni, come mostrato da una foto disponibile su internet. Il termine usato “airfield” viene qui tradotto in aeroporto avanzato, in quanto privo di strutture fisse (hangar, palazzine, torre di controllo, ecc. e con piste pavimentate). In questo caso il termine inglese è “airport”. Dal 2 agosto al 3 settembre il campo viene utilizzato dal 31° gruppo caccia (31st Fighter Group) della 12^ Forza Aerea statunitense. Tale unità, impiegata per l’appoggio tattico e la difesa aerea delle forze alleate in avanzamento, era formata da 3 squadriglie (307th 308th e 309th Fighter Squadrons, codice identificativo MX, HL e WZ rispettivamente), tutte montate su Supermarine Spitfire Mk.V, di fornitura inglese (possibile la presenza di esemplari delle versioni successive, segnatamente la Mk.IX). Si hanno inoltre notizie circa l’uso del campo volo da parte della 111^ squadriglia (111st Tactical Reconaissance Squadron – Fighter) da ricognizione, montata sulla versione F-6 da fotoricognizione del North American P-51c Mustang, del 68° Gruppo (68° Reconnaissance Group). Infine molto interessante la segnalata presenza di una unità, il 99th FS del XII Air Support Command, montato su caccia Curtiss P-40 Warhawk. Interessante perché si tratta dell’unica unità dell’aviazione americana i cui piloti erano afro-americani, all’epoca ancora fortemente discriminati, i famosi Tuskegee Airmen. Tale unità avrà modo più tardi di distinguersi sui cieli della Germania nel ruolo di scorta alle “fortezze volanti”, operando con i più prestanti Mustang. Di seguito i movimenti che è stato possibile ricostruire:

2 agosto. Il quartier generale (HQ) del 31th FG, assieme al 308th FS, si trasferisce da Agrigento a Termini Imerese.

5 agosto. Anche il 309th FS si trasferisce da Agrigento a Termini Imerese.

11 agosto. Il 111th TRS(Fighter) del 68th RG si trasferisce da Gela a Termini Imerese.

1° settembre. I Mustangs del 111th TRS lasciano il campo di Termini Imerese per quello di San Antonio (Aci S.Antonio?).

2 settembre. L’HQ del 31th FG e il 308th FS si trasferiscono da Termini Imerese a Milazzo.

3 settembre. Anche il 307th FS si trasferisce a Milazzo (non è stato possibile trovare la data di arrivo di questa unità).

5 settembre. Infine gli Spitfire del 309th FS si spostano anch’essi a Milazzo.

17 settembre. I Warhawks del 99th FS, arrivati due settimane prima da Licata, si spostano da Termini Imerese a Barcellona Pozzo di Gotto.

Poco prima delle nove del 31 agosto 1943 l’aeroporto vede l’arrivo di un aereo pilotato dal Magg. Giovanni Vassallo, con a bordo il Generale Giuseppe Castellano, accompagnato dal Magg. L. Marchesi e dall’interprete Franco Montanari del Ministero degli Esteri. Tali autorità vengono trasferite su un aereo alleato e, accompagnati dal britannico Brigadier Generale Kenneth Strong, Assistente Capo dello Staff “Intelligence” del Generale Eisenhhower e dal Capo di Stato Maggiore di questi, Gen. Bedell Smith, volano fino al campo volo di Cassibile, attuale sede del quartier generale del 15° Gruppo di Armate alleate, per le trattative di resa della Nazione (“armistizio corto”). Alle 16,00 il gruppo fa ritorno a Termini Imerese dove si reimbarca sull’aereo italiano che arriva a Roma attorno alle 19,00. Il 2 settembre il viaggio viene ripetuto e l’indomani la resa dell’Italia viene sottoscritta, divenendo attiva il successivo 8 settembre, data dell’annuncio ufficiale di Badoglio. “Termini Imerese airfield” vede la presenza di altri reparti, con un dispiegamento di forze e di capacità logistiche che evidenzia senza altri argomenti l’enorme supremazia degli Alleati e degli Americani in particolare, con la inevitabile conseguenza delle sorti del conflitto. Diviene operativo un cosidetto “Holding Hospital” (diremmo un Ospedale da Campo), con il 36th Medical Battalion e l’802nd Medical Air Evacuation Transport Squadron, quest’ultimo incaricato di prestare le prime cure ai feriti e trasferirli in volo, se del caso, nei meglio attrezzati ospedali del nord Africa. Una delle foto disponibili ritrae le tende di tali unità. Ogni aeroporto in prossimità del fronte doveva poi essere difeso dagli attacchi della Luftwaffe, ancora pericolosissima, ed ecco arrivare il 443rd Anti Aircraft Artillery Automatic Weapons Battalion, una unità antiaerea montata su quattro batterie di cannoni Bofors da 40 mm. Nella fattispecie a Termini vengono dispiegate le batterie “Able” e “Bravo”, che qui utilizzano pure armi binate da 12,7 mm a tiro rapido. Questi reparti lasciano Termini Imerese solo a partire dal 13 ottobre, quando vengono imbarcati per Bagnoli (Na). Il campo viene smantellato dalla stessa unità del genio militare americano, in una data non identificata, dopo l’avanzamento del fronte».

Si ringrazia il Dott. Geol. Donaldo Di Cristofalo, e l’Ufficio Tecnico del Comune di Termini Imerese.

Foto: Un gruppo di aviatori del Tuskegee Airmen in posa davanti ad un caccia Curtiss P-40. Foto scattata tra maggio 1942 – agosto 1943

Giuseppe Longo

giuseppelongoredazione@gmail.com

@longoredazione

 

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