Il 28 luglio 1914 con la dichiarazione di guerra dell’Austria – Ungheria alla Serbia, iniziava un conflitto che gradualmente assunse una dimensione europea. La mobilitazione, oltre ad interessare l’esercito e la marina, coinvolse anche l’aviazione. L’aeronautica militare che già in quel periodo muoveva i suoi primi passi, svolse inizialmente un’azione di supporto alle unità militari terrestri.
In realtà il velivolo fu impiegato in operazioni di ricognizione e il suo sostegno si dimostrò molto efficace nell’osservare le manovre degli eserciti sui campi di battaglia. In seguito, l’aeroplano dovette difendere la propria supremazia nei cieli.
Gli aviatori, sia essi osservatori o piloti, durante i primi rudimentali combattimenti, dal loro abitacolo imbracciarono il fucile o utilizzarono anche la pistola per colpire l’avversario; tuttavia queste azioni di fuoco ottennero scarsi risultati. Più tardi sugli aeroplani: monoplani, biplani e triplani, furono applicati le mitragliatrici e fu così che la “cavalleria del cielo”, composta in un primo momento da piloti provenienti dall’aristocrazia, s’imbatté in duelli epici. Iniziarono da quel momento le eroiche gesta aviatorie. In merito all’impiego dei velivoli militari durante il primo conflitto mondiale abbiamo chiesto all’ingegner Francesco Fortunato (1) di parlarci dei primi mesi di guerra.
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(1) Francesco Fortunato, è nato a Napoli nel 1971. Ingegnere Aeronautico lavora dal 1999 alle dipendenze di una grande impresa in qualità di specialista nel calcolo numerico. Impegnato nel volontariato, è appassionato di musica, tecnologia e storia, in particolare storia dell’aeronautica. Ha aperto e gestisce il blog “Fremmauno”, un sito di “storia aeronautica meridionale”. Collabora con l’Università Federico II di Napoli (Facoltà di Ingegneria) e altri studiosi di aviazione. Scrive articoli e organizza conferenze. Raccoglie le sue riflessioni sul blog “Saldimentali” e ama autodefinirsi un “tecnico prestato alla letteratura”. (http://www.fremmauno.com) – (http://saldimentali.wordpress.com/il-mediatore/)
Foto di copertina: Dirigibile Zeppelin LZ.16, costruito nel 1913 e impiegato per ricognizioni e bombardamenti nelle prime fasi della guerra.
Giuseppe Longo
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