Tutti uniti per la salvaguardia del territorio: appello dalle Giubbe

Dai volontari delle Giubbe d’Italia arriva un appello alla Città di Cefalù e ai cefaludesi per condividere i loro valori e remare uniti verso la salvaguardia del nostro territorio. L’invito si trova nelle risposte che il gruppo di Protezione civile delle Giubbe d’Italia ha inviato alle nostre domande.

Perchè si sceglie di fare il volontario delle Giubbe d’Italia?
La persona che intende diventare un Volontario di Protezione Civile deve essere caratterizzata da un forte senso di altruismo e generosità nei confronti del prossimo. Questo è l’elemento fondamentale per poter iscriversi ad un gruppo che sarà accomunato dagli stessi ideali e che per il raggiungimento di questi dovrà operare con correttezza e tenacia. Il Volontario di Protezione Civile devolve il suo tempo libero ad un valore in cui profondamente crede, traendo da questo una grande soddisfazione personale. Questo dà l’opportunità di provare particolari emozioni, stando a contatto con gente che vede nel Volontario di Protezione Civile una persona in grado di trovare una soluzione anche se parziale e una parola di conforto in una situazione disperata.

Un breve profilo del Volontario di Protezione Civile
Ottimo spirito di adattamento nelle situazioni d’emergenza; capacità di rapporti interpersonali e spontanea cordialità; educazione e predisposizione alla socializzazione; capacità di sostenere ritmi di operatività con adeguato equilibrio emotivo; rispetto di se stessi e degli altri; capacità di lavorare in gruppo con pari dignità fra i vari componenti; umiltà e correttezza nella mansione assegnata; spiccato senso di responsabilità.

Da quando siete presenti a Cefalù ad oggi quali risultati, tra i più importanti, avete raggiunto?La città di Cefalù, che conta circa quindicimila abitanti, possiede un grandissimo patrimonio artistico e culturale il cui valore è valso persino il riconoscimento da parte dell’Unesco che ha fatto della Cattedrale, simbolo per antonomasia della cittadina normanna, Patrimonio dell’Umanità. Le bellezze naturali ed artistiche sono però minacciate da un territorio estremamente instabile dal punto di vista idrogeologico, ad alto rischio sismico che, nei mesi più caldi dell’anno, è esposto al rischio incendi agricolo/boschivi nonché di interfaccia, al punto di essere classificato nelle carte tematiche con il grado di “rischio elevato”. L’Organizzazione Volontariato Giubbe d’Italia, che opera in tali contesti sin dal 1996, è iscritta sia all’elenco delle Organizzazioni di Volontariato del Dipartimento Nazionale di Protezione Civile con nota A4/VOL23675 V6172 del 17 luglio 2000, sia al Dipartimento di Protezione Civile della Regione Sicilia con Decreto del Dirigente Generale n. 546 del 25 settembre 2003, iscritta al n. 92 del Registro Regionale di Protezione Civile. Nel ventennio di attività l’Organizzazione ha fronteggiato, grazie all’opera infaticabile ed all’abnegazione dei Volontari, emergenze di ogni genere. Alluvioni (sui cui scenari si è intervenuti con utilizzo di motopompa idrovora in dotazione all’Organizzazione) , frane (fra le quali quella di Giampilieri dell’ottobre 2009), sismi (da ricordare fra questi la partecipazione alle operazioni di soccorso alla popolazione de L’Aquila in occasione del violentissimo sisma dell’aprile 2009), partecipazione alla Missione Arcobaleno sia presso la base militare di Comiso, sia con la presenza in Albania presso il Villaggio Italia; e tutti gli eventi che hanno richiesto l’intervento della Protezione Civile. Gli interventi più numerosi si sono avuti nell’ambito della repressione incendi, in cui è stato impiegato il mezzo Land Rover Defender con modulo antincendio di proprietà dell’Organizzazione, le cui ridotte dimensioni hanno fatto la differenza su trazzere e strade di campagna non raggiungili con autobotti. I volontari che intervengono su tali scenari sono in possesso di attestazione di abilitazione agli interventi di rischio elevato, rilasciato dai Vigili del Fuoco che ne hanno curato la formazione. Le attività di Protezione Civile richiedono l’imprescindibile utilizzo di D.P.I, per assicurare ai volontari di operare in condizioni di sicurezza per se stessi e per gli altri.

Quali sono state le attività svolte nella prima parte di quest’anno
Da gennaio 2016 ad oggi sono stati effettuati circa 50 interventi di emergenza/urgenza sul territorio; tali interventi hanno riguardato principalmente il dissesto idrogeologico ( frana di Sant’Ambrogio, gennaio 2016); previsione e prevenzione del rischio allagamenti, sul territorio comunale, a causa di intense precipitazioni; e numerosi interventi di repressione incendi, fra cui quello che ci ha visto maggiormente impegnati è stato quello del 16 giugno, durante il quale si è partecipato alle operazioni di spegnimento e contenimento, e nella settimana successiva in tutte le operazioni di superamento delle criticità. A seguito di questo l’amministrazione ha riconosciuto all’Organizzazione un Encomio solenne per lo spirito di sacrificio e l’abnegazione di tutti i volontari.

Cosa si richiede ad una persona per far parte delle Giubbe d’Italia?
Tante persone sentono il bisogno di mettere a disposizione le proprie conoscenze e abilità, anche professionali, per la comunità: questa sensazione si chiama Altruismo! Alle persone che intendono far parte dell’Organizzazione è richiesta tanta buona volontà ed altruismo. Il Volontario ha la posizione privilegiata di essere cittadino attivo che può far concretamente qualcosa per aiutare la popolazione ed il territorio in cui vive. Chiunque abbia compiuto i diciotto anni di etá puó iscriversi come volontario di Protezione Civile, senza bisogno di possedere doti particolari. Entrando a far parte della nostra Organizzazione si ha la possibilità di mettere alla prova se stessi; fare nuove esperienze; frequentare corsi di formazione; tutelare in prima persona il paesaggio e l’ambiente locale.

Che appello lanciate alla città e ai cefaludesi?
L’appello che facciamo alla Città ed ai cefaludesi è quello di condividere i nostri valori e remare uniti verso un obbiettivo comune, la salvaguardia del nostro territorio.

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