Gianni Papa è stato riconfermato alla guida dell’Asd Proloco S. Ambrogio. Lo abbiamo intervistato. Calciatore cefaludese e oggi allenatore della squadra dei Giovanissimi sperimentale 2003, nata dall’intesa tra il Real Cefalù e la Proloco Sant’Ambrogio. Proprio della Proloco Papa è allenatore da gennaio 2016, dopo l’abbandono di Totò Glorioso con il quale la squadra ambrosiana ha riscosso notevoli successi. «Mi aspetto una stagione ricca di emozioni e soddisfazioni» dice speranzoso.
Tra Giovanissimi e la prima squadra dell’ASD Proloco S. Ambrogio, si prevede per te un anno davvero molto intenso, ma in realtà chi ti darà più filo da torcere?
Hai ragione, sarà una stagione molto intensa, piena di impegni e sarà molto dispendiosa a livello psicologico (ci sarà qualcuno che riderà, vedendomi usare queste parole). Sono sicuro che tra le due squadre la più grande mi darà filo da torcere, perché i miei “cuccioli” sono già ben avviati sul “mio pensiero di giocare a calcio”
Quest’estate i tuoi Giovanissimi hanno dato prova di quanto siano importanti sacrificio e abnegazione, ma soprattutto hanno dimostrato che l’essere gruppo sia fondamentale se vuoi crescere e dare il meglio di te in campo. Ma quant’è stato faticoso riuscire a mantenere alta la loro attenzione, farsi seguire, renderli alle volte anche indipendenti?
Diciamo che quest’anno ho raccolto i frutti dei primi 3 anni di lavoro con molti di loro. Negli anni si sono inseriti perfettamente altri “cuccioli”, anche da paesini molto vicini a noi, e ben vengano altri. Quando io facevo i giovanissimi ho giocato e legato moltissimo con altri giocatori di altri paesi, con i quali mi sento ancora oggi. Quindi mi piace pensare che sto in parte rivivendo il mio passato, che adesso faccio vivere ai piccoli. Tornando al lavoro del “gruppo”, quest’anno i ragazzi hanno capito perfettamente cosa volevo dire quando gli dicevo «lottate sempre per il vostro compagno». E poi sono riuscito a far stare sempre a stretto contatto con i loro piccoli i genitori: erano sempre con noi, ad ogni partita! E sul discorso dell’indipendenza, è vero e la cosa mi fa un po’ paura perché già potrebbero andare avanti senza di me, ma dall’altro lato questa loro maturità mi riempie di orgoglio.
Quindi ti ritieni soddisfatto dei risultati dei tuoi piccoli giocatori?
Altro che soddisfatto. Super soddisfatto!
Parliamo della Proloco S. Ambrogio: ti sei trovato lo scorso anno a dover reggere le redini di una squadra partita in quinta, che a metà campionato ha perso il senso dell’orientamento, mettendo a rischio anche la salvezza. Il tuo arrivo è stato, possiamo dire, quasi provvidenziale: un recupero mozzafiato a un passo dalla zona play-off! Quest’anno possiamo, ormai, confermare la tua presenza alla guida della squadra. Nuova avventura, nuovi progetti: cosa ti auguri?
L’anno scorso ho accettato perché a me piacciono le sfide, perché era da pazzi accettare una squadra allo sbando totale, senza l’idea del sacrificio (tranne da parte di qualcuno), ma questa squadra mostrava un’ottima base di giocatori. Con l’arrivo di nuovi ragazzi e con la forza dei “vecchi” ragazzi, con tanto impegno e sacrificio potremo divertirci e prenderci delle belle soddisfazioni.
Anche la rosa non ha subìto grandi modifiche, eccetto qualche addio e qualche new entry, che significa poter ridisegnare gli schemi in campo o avere la certezza di affrontare il campionato di seconda categoria con maggiore serenità?
Purtroppo c’è stato qualche addio, ma sono riuscito a coinvolgere dei bravi ragazzi a far parte del nostro progetto. E spero di coinvolgerne altri. Sto lavorando per creare un futuro calcistico per i miei “cuccioli”: ci sarà da lavorare molto a livello tattico ed anche atletico.
Voci di corridoio annunciano anche alcuni cambiamenti all’interno del direttivo. E’ già possibile avere qualche notizia in merito?
Per le notizie sul direttivo devi chiedere al grande presidente tuttofare, Filippo Serio.
In attesa di conoscere il girone della Proloco, a breve inizierete la preparazione atletica. I ragazzi ormai fremono e le papabili avversarie stanno rafforzando le proprie fila. Data la situazione, si comincia a immaginare il forte agonismo che vedremo in campo quest’anno. Punterete in alto?
Da quello che apprendo e sento, mi sa che sarà molto dura, ma come succede nella vita anche nel calcio non c’è nulla di scontato e scritto. Di sicuro, venderemo cara la pelle a chi dovrà affrontare la Proloco.