Abbiamo ricevuto e pubblichiamo una nota del comitato spontaneo di volontari per il Giglio. Lunedì sera faranno la prima riunione.
Le dichiarazioni dell’Onorevole Magda Culotta lasciano senza parole. Preferiamo lasciare parlare i numeri: bacino di utenza di 596971; 23.150 accessi in pronto soccorso nel 2015; 7200 ricoveri ordinari nel 2015; 450.000 prestazioni ambulatoriali (42 % extra Distretto 33 di Cefalù). Indice di qualità delle prestazioni sanitarie superiore alla media regionale in tutte le discipline. Anno 2014 utile di Bilancio € 400.000. Anno 2015 utile di Bilancio € 607.197. Produzione overbudget anni 2014 e 2015 = +5,5% (prestazioni erogate afavore dei pazienti e non pagate dalla Regione)
Dietro il termine “razionalizzazione” si camuffa la chiusura insensata di cinque unità operative: oncologia, urologia, emodinamica, chirurgia vascolare, neurologia, oltre a terapia intensiva, endoscopia digestiva e medicina nucleare. Anche il centro trasfusionale dell’Asp lascerà l’ospedale. Verrà quindi distrutta ogni possibilità di sopravvivenza della struttura che sarà inevitabilmente liquidata, con licenziamento di tutti i lavoratori, sanitari ed amministrativi, assunti con contratto di sanità privata, oltre che comporterà l’inevitabile riduzione dei lavoratori dei servizi interni come mensa e pulizie.
Con la “demolizione” dell’Ospedale di Cefalù, e il passaggio ad Ospedale di base, i pazienti pagheranno un prezzo altissimo nel momento più difficile per la loro vita. Troveranno sbarrate le porte dell’urologia, seconda nella provincia di Palermo dopo l’ospedale Civico. Chiuse quelle dell’oncologia, un reparto dove vengono effettuate 4.993 giornate in day service (chemioterapia). Senza Cefalù il paziente debilitato sarà costretto a raggiungere Messina o Palermo.
In caso di infarto dovrà affidare la vita agli eterni cantieri dell’autostrada. Eppure l’emodinamica del Giglio era stata definita dallo stesso Assessorato regionale alla Salute centro Hub o di riferimento per la Sicilia. Nel 2015 ha eseguito 591 angioplastiche. Il tempo di intervento in questi casi fa la differenza tra la vita e la morte. Con la cancellazione della neurologia viene chiuso il centro di sclerosi multipla, che segue più di 1.700 pazienti provenienti anche dalla Calabria, e il centro Alzheimer.
Ci stupisce che l’Onorevole Magda Culotta, nella sua dichiarazione, rimanga ancorata a vecchi argomenti polemici e informazioni ormai superate e artatamente riprese e non corrette. Chi informa l’onorevole Culotta dimentica che i 40 milioni di patrimonio netto negativo sono legati a mancati rimborsi, da parte dell’Asp di Palermo di prestazioni sanitarie effettivamente rese, su cui è in corso un contenzioso giudiziario.
Invitiamo, il Sindaco di Pollina, i cui abitanti usufruiscono dell’assistenza dell’Ospedale di Cefalù, a verificare i dati di bilancio pubblicati da anni sul sito web e chiedere all’amministrazione dell’ospedale informazioni aggiornate. Piuttosto che riproporre beghe, appartenenti al passato, la invitiamo a preoccuparsi del presente e del futuro. E, dell’assistenza sanitaria del territorio e delle settecento famiglie che non si rassegneranno al colpo di mannaia oggi minacciato dall’Assessore alla Salute della Regione Sicilia con cui, essendo dello stesso partito, avrà certamente più facilità di interlocuzione per salvare Cefalù.