La lettera: il silenzio degli albergatori di Cefalù sull’ospedale

Abbiamo ricevuto e pubblichiamo una lettera a firma di Giusi Farinella

Il turismo sanitario a Cefalù ha numeri importanti,molti sono i pazienti che arrivano da ogni provincia della Sicilia e non solo, per farsi operare a un ginocchio, a un’ernia, o semplicemente per un’appendicite. E gli accompagnatori, i medici e tutto il personale dell’ospedale? Dormono mangiano negli alberghi, B&B o case in affitto e nei ristoranti di Cefalù. I valori economici in gioco nel mercato del così detto “Turismo Sanitario” sono impressionanti, ecco perchè chiedo anche agli albergatori di Cefalù di far sentire forte la loro protesta. Cefalù fino ad oggi ha avuto due opportunità per fare economia: Il turismo e l’ex San Raffaele.

Grazie alla Fondazione, oggi Giglio, Cefalù è un paese recettore di turisti sanitari e il volume d’affari registrato è, a mio parere, importante anche per gli alberghi. I “turisti sanitari” sono pazienti che ricercano di usufruire di migliori tecnologie, di personale maggiormente specializzato, di organizzazione efficiente, tempistiche ridotte rispetto al paese di origine, il tutto con la possibilità aggiuntiva di unire le cure ad un soggiorno in località turistiche attrattive. E Cefalù ha offerto e offre sia un eccellente sanità sia un paese con molte attrattive ed è anche un sito UNESCO. E allora svegliatevi albergatori … svegliati Federalberghi…. bisogna valorizzare le proprie eccellenze e il nostro ospedale è una eccellenza.


Giusi Farinella

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