Porto: mentre altrove arrivano i milioni a Cefalù solo parole

Per il Porto turistico di Santo Stefano di Camastra, dalla Regione, arriveranno 26 milioni di euro. Per ammodernare il porto di Termini Imerese, invece, di milioni ne arriveranno sessanta. A metà strada fra Termini e Santo Stefano si trova il comune di Cefalù. Per il suo Porto, che si trova in località Presidiana, non arriverà alcun centesimo per ammodernarlo perché in questo caso si spendono solo parole in occasione delle campagne elettorali. E così con l’avvicinarsi delle elezioni per la scelta del nuovo sindaco di Cefalù, che si terranno nel maggio del 2017, è tornata di moda la costruzione di un nuovo porto a Fiume Carbone. Il suo progetto è nato nel 2009 ma non è mai approdato a nulla. Della sua costruzione ne ha parlato ufficialmente la prima volta, nel 2012, l’allora sindaco Pippo Guercio. Era il mese di maggio e i cefaludesi si apprestavano a scegliere il loro nuovo sindaco. Un anno dopo, nel 2013, l’idea progettuale è stata ripresa anche dall’attuale sindaco di Cefalù. Da quel momento, però, solo silenzio. Il nuovo Porto tornerà di moda fra alcuni giorni quando la città entrerà ancora una volta in campagna elettorale. Si tornerà a dire che la zona dove è nato il Porto di Presidiana non è adatta e che, invece, occorre realizzarne uno nuovo a Fiume Carbone. Ci si dimentica che dai primi secoli dell’era cristiana, proprio nello specchio d’acqua dove sorge l’attuale porto, vi si era costruito un molo di attracco. A distanza di sedici secoli si preferisce far credere alla popolazione che Presidiana non è una zona portuale. Poco importa la storia e quanto pensavano le popolazioni del passato. Bisogna costruire un nuovo Porto alla foce del Fiume Carbone. Dovrebbe essere una struttura ad atollo che disterà dalla linea di costa circa quattrocento metri. L’opera dovrebbe essere finanziata da un fondo di investimento internazionale e dovrebbe avere un migliaio circa di posti barca con un pontile di attracco per le navi da crociera. La sua costruzione tornerà a far sognare i cefaludesi. Si tornerà ad illudere ancora una volta i cittadini. A Cefalù del Porto se ne parla solo nelle campagne elettorali.

Il Porto di Presidiana, che da sessant’anni è la porta sul mare della città di Cefalù, è una vera e propria opera pubblica incompiuta. La sua costruzione è iniziata il 13 giugno del 1951. Da allora vi sono stati spesi, a più riprese, quasi dieci miliardi delle vecchie lire ma senza mai approdare a nulla di concreto. Nel 2002 l’architetto Mario Botta ha elaborato un progetto, per conto dell’amministrazione comunale di quegli anni, per portare a compimento la costruzione di questo Porto. Vi sarebbero dovuti arrivare 630 posti barca per il turismo e cinquanta per l’area peschereccia. Il progetto non è stato mai realizzato perché la sovrintendenza , il 16 ottobre del 2008, ha dato un parere negativo. Fine della storia. A Cefalù tutto è fermo. Da sessant’anni il Porto di Prediana attende di essere ultimato. Accadrà mai? Intanto si preferisce parlare di un nuovo Porto perché è più facile illudere i cittadini.

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