Trump o Clinton: cosa pensano i cefaludesi che vivono in America?

Cosa pensano i cefaludesi che vivono negli Stati Uniti sui due candidati per le elezioni presidenziali che si terranno il prossimo 8 novembre? Rivolgiamo questa domanda ai tanti cefaludesi che oggi vivono negli Stati Uniti per conoscere più da vicino quanto accade in terra americana a pochi giorni dalle elezioni. Possono inviarci le loro riflessioni all’email cefalunews.net@libero.it

I sondaggi condotti a livello nazionale fra Trump e Clinton vedono l’ex first lady ancora in vantaggio. Clinton sarebbe forte nella maggior parte degli Stati-chiave che un candidato deve vincere per poter arrivare alla Casa Bianca. Ma attenzione perchè Trump è riuscito a cavalcare il grande malcontento di molti elettori conservatori, che è stato ignorato per anni dal partito repubblicano. Malcontento per un lavoro che non c’è più e che si trasforma in ostilità nei confronti degli immigrati, capro espiatorio dei loro problemi. Trump ha sfruttato abilmente queto sentimento, annunciando di voler costruire un muro al confine con il Messico. Questo populismo sfacciato di Trump ha spiazzato gli altri candidati repubblicani, che non l’hanno preso sul serio finché non è stato troppo tardi. Potrebbe accedere la stessa cosa l’8 novembre, quando si terrà l’elezione generale per il prossimo presidente americano.

Al momento Clinton difende il diritto all’aborto e il diritto delle coppie omosessuali di sposarsi. Sostiene il diritto al suicidio assistito, ma solo se approvato per legge dai singoli Stati e non imposto a livello federale. Ritiene che la pena di morte sia ammissibile solo per i crimini più gravi (omicidio plurimo e terrorismo) e solo se amministrata dalla magistratura federale. E’ in prima linea nel voler controllare e limitare fortemente la vendita di armi negli Usa. Trump, invece, sostiene che debbano essere previste punizioni per le donne che abortiscono. Ritiene che solo un uomo e una donna possano sposarsi, ma non ha mai espresso una posizione chiara sull’eutanasia. È un forte sostenitore della pena di morte e, se eletto, eliminerebbe ogni ostacolo all’acquisto di armi, che ritiene un diritto di ogni americano. E’ per questo sostenuto dalla lobby delle armi NRA.

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